Il 13 settembre si celebra in tutta Italia la Giornata nazionale di sensibilizzazione sui rischi dell’alcool in gravidanza, un’iniziativa volta a informare le donne in stato interessante e le future mamme sui gravi pericoli che il consumo di bevande alcoliche può comportare per il nascituro. Mentre gli Stati Generali si riuniranno presso l’Università La Sapienza di Roma per fare il punto sulla situazione nazionale, l’Ordine delle Professioni Ostetriche di Frosinone e Provincia ha deciso di scendere in campo con una campagna di sensibilizzazione mirata sul territorio ciociaro.
L’iniziativa, promossa dalla dottoressa L. Scarpa, Presidente dell’Ordine delle Professioni Ostetriche di Frosinone e Provincia, si concretizza attraverso una capillare diffusione di materiale informativo specificamente dedicato alle donne gravide e a coloro che programmano una gravidanza. L’obiettivo è quello di aumentare la consapevolezza sui rischi fetali associati al consumo di alcool durante la gestazione, un fenomeno ancora troppo sottovalutato nella popolazione generale.
La comunità scientifica internazionale è ormai unanime nel riconoscere la pericolosità del consumo di bevande alcoliche in gravidanza. Le più recenti ricerche mediche hanno infatti dimostrato che l’alcool attraversa facilmente la barriera placentare, raggiungendo direttamente il liquido amniotico e, di conseguenza, il feto in via di sviluppo. Questo meccanismo espone il nascituro a ripetute assunzioni di alcool, con conseguenze potenzialmente devastanti per il suo corretto sviluppo.
Gli studi epidemiologici più aggiornati evidenziano come i danni fetali risultino particolarmente gravi durante il primo trimestre di gravidanza, fase cruciale per l’organogenesi, e nell’ultimo trimestre, quando si completa lo sviluppo del sistema nervoso centrale. Le conseguenze per il bambino possono manifestarsi sotto forma di ritardi nella crescita intrauterina, malformazioni congenite, deficit cognitivi e quello che la letteratura medica definisce come Sindrome Feto-Alcolica (FAS), una condizione irreversibile che compromette permanentemente lo sviluppo fisico e mentale del nascituro.
“Le evidenze scientifiche sono inequivocabili”, sottolinea la dottoressa Scarpa, “non esiste una dose sicura di alcool durante la gravidanza. Anche quantità apparentemente modeste possono causare danni irreversibili al feto”. La Presidente dell’Ordine provinciale ribadisce l’importanza di un approccio preventivo che coinvolga non solo le donne già in stato interessante, ma anche quelle che stanno programmando una gravidanza.
La campagna di sensibilizzazione promossa dall’Ordine di Frosinone si inserisce in un contesto più ampio di tutela della salute materno-fetale, rappresentando un tassello fondamentale nella prevenzione primaria delle patologie neonatali evitabili. Il messaggio che gli specialisti intendono veicolare è chiaro e diretto: durante la gravidanza, l’astensione totale dall’alcool rappresenta l’unica strategia efficace per proteggere la salute del bambino.
L’iniziativa del 13 settembre assume particolare rilevanza in un momento storico in cui l’attenzione verso la medicina preventiva e la promozione di stili di vita salutari sta acquisendo crescente importanza nelle politiche sanitarie nazionali e territoriali. La sensibilizzazione delle future madri rappresenta infatti un investimento a lungo termine sulla salute delle nuove generazioni e sulla riduzione dei costi sanitari e sociali legati alle disabilità prevenibili.
L’appello lanciato dalla dottoressa Scarpa si rivolge direttamente alle donne: “Per il bene del vostro bambino, rifiutate categoricamente qualsiasi forma di alcool durante la gravidanza”. Un messaggio semplice ma carico di responsabilità, che invita ogni futura mamma a diventare protagonista attiva della tutela della salute del proprio figlio fin dai primi momenti del concepimento.