Una giornata di sport e passione si è trasformata in tragedia durante il Rally del Lazio Cassino – 46° Rally di Pico. Un spettatore di 75 anni della provincia di Trento ha perso la vita a seguito di un drammatico incidente di gara avvenuto nella frazione di Falvaterra, in zona via Cavone.
La vittima, zio di uno dei piloti in gara, si trovava in un’area che l’organizzazione aveva classificato come “zona rossa”, ovvero un settore giudicato estremamente pericoloso e per questo motivo vietato al pubblico.
La dinamica dell’incidente
L’incidente si è verificato durante lo svolgimento della Prova Speciale, quando una delle auto impegnate nella gara è uscita di strada finendo violentemente contro un muro di recinzione. L’impatto ha provocato il crollo parziale della struttura muraria, le cui macerie sono finite su una pergola a copertura di alcune cassette con acqua potabile situata immediatamente alle spalle del muro.
Nell’urto, le tegole della pergola sono precipitate addosso all’anziano spettatore, causandogli gravi traumi che si sono rivelati fatali. L’uomo, legato al mondo delle corse automobilistiche attraverso il vincolo di parentela con uno dei concorrenti, stava assistendo alla gara da una posizione che avrebbe dovuto essere interdetta al pubblico.
I soccorsi e l’epilogo drammatico
Immediatamente dopo l’incidente, il 75enne è stato trasportato d’urgenza al Pronto Soccorso, dove i medici hanno rilevato gravi lesioni interne al fegato ed alla milza. La gravità delle ferite ha reso necessario un intervento chirurgico d’urgenza, nel tentativo di salvare la vita dell’anziano.
Purtroppo, nonostante gli sforzi del personale sanitario, il paziente è deceduto durante l’operazione, soccombendo alle gravi lesioni riportate nell’impatto con i detriti.
Le indagini delle forze dell’ordine
Sul luogo del tragico incidente sono immediatamente intervenuti gli uomini della Polizia di Stato, supportati dai Carabinieri, per effettuare tutti i rilievi necessari a chiarire la dinamica dell’accaduto. Le indagini sono coordinate dal vicequestore Flavio Genovesi, che sta conducendo accertamenti approfonditi su tutti gli aspetti della vicenda.
Dai rilievi compiuti dalle forze dell’ordine è emerso un elemento cruciale: lo spettatore si trovava effettivamente in una “zona rossa”, un’area che l’organizzazione del rally aveva preventivamente identificato come estremamente pericolosa e che proprio per questo motivo era stata vietata al pubblico.
Questioni di sicurezza sotto esame
L’incidente solleva inevitabilmente interrogativi sulle misure di sicurezza adottate durante l’evento e sulla possibilità che alcuni spettatori riescano ad accedere alle zone interdette. Il fatto che la vittima fosse il zio di uno dei piloti in gara potrebbe aver facilitato il suo accesso a un’area normalmente preclusa al pubblico.
Le autorità stanno ora verificando se siano state rispettate tutte le procedure di sicurezza previste per questo tipo di manifestazioni sportive e se i controlli sulle zone vietate fossero adeguati a impedire l’accesso di persone non autorizzate.
Il Rally del Lazio, manifestazione molto seguita dagli appassionati di motori, si trova ora al centro di un’inchiesta che dovrà fare luce su tutti gli aspetti di questa tragedia che ha spezzato la vita di un anziano venuto dal Trentino per seguire le gesta del nipote pilota.
L’incidente di Falvaterra rappresenta un drammatico promemoria sui rischi connessi agli sport motoristici e sull’importanza fondamentale del rispetto delle norme di sicurezza da parte di organizzatori e spettatori.