La Polizia di Stato di Colleferro è intervenuta nei giorni scorsi in Corso Giuseppe Garibaldi 8 a Colleferro, dove una drammatica lite familiare si è trasformata in un caso di estorsione che ha portato all’arresto di un uomo di 48 anni.
L’intervento del Commissariato di Colleferro, coordinato dal dottor Antonio Mazza, è scattato alle ore 18:22 di domenica scorsa, quando una donna disperata ha chiesto aiuto alle forze dell’ordine per le minacce di morte ricevute dal proprio figlio.
La vittima, in evidente stato di agitazione, ha raccontato agli agenti di essere stata terrorizzata da una serie di telefonate minatorie del figlio, un quarantottenne del 1977 già noto alle forze dell’ordine per reati legati agli stupefacenti. L’uomo, secondo quanto emerso dalla ricostruzione della Polizia di Stato, non si era limitato alle minacce ma aveva anche avanzato precise richieste di denaro.
La situazione ha raggiunto il culmine quando il compagno della donna, intimorito dalle minacce ricevute indirettamente, ha deciso di cedere al ricatto. L’uomo si è infatti recato all’appuntamento fissato dal quarantottenne per consegnargli la somma richiesta: settanta euro che rappresentavano il prezzo del silenzio e della pace familiare.
Ma l’incubo non si è concluso con il pagamento. Gli investigatori del Commissariato di Colleferro, attivati dalla denuncia della donna, hanno immediatamente avviato le ricerche del responsabile. Il quarantottenne è stato rapidamente rintracciato dagli operanti e fermato prima che potesse dileguarsi o reiterare le sue condotte criminose.
L’uomo, già presente nel Sistema di Indagini (SDI) per precedenti legati al mondo della droga, è stato tratto in arresto con l’accusa di estorsione e successivamente associato al carcere di Velletri, dove attenderà gli sviluppi del procedimento giudiziario.
La prontezza nell’intervento delle forze dell’ordine ha permesso di interrompere un ciclo di minacce che avrebbe potuto avere conseguenze ancora più gravi.




