Pofi – Il Museo Preistorico “Pietro Fedele” di Pofi, tra i più prestigiosi centri paleontologici del centro Italia, si prepara a scrivere una nuova pagina della propria storia con l’inaugurazione del progetto “Museo del Futuro”, in programma il prossimo 26 settembre.
L’iniziativa, ideata dall’Alfiere della Repubblica Francesco Colasanti e realizzata con la supervisione scientifica della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Frosinone e Latina, nasce con un obiettivo ambizioso: coniugare tutela del patrimonio preistorico, innovazione tecnologica e inclusione sociale.
Reperti da toccare grazie alla stampa 3D
Il cuore del progetto è rappresentato dalle riproduzioni tridimensionali dei reperti custoditi nel museo. Realizzate con stampanti 3D che impiegano materiali eco-sostenibili, queste fedeli copie consentiranno ai visitatori di avvicinarsi al patrimonio preistorico in modo diretto e tangibile, offrendo un’esperienza che unisce conoscenza, interattività e rispetto per l’ambiente.
Un museo davvero accessibile a tutti
Un altro pilastro dell’iniziativa è l’accessibilità universale. Per garantire una fruizione autonoma anche a persone con disabilità visive o uditive, il percorso sarà arricchito con targhe in Braille, audiodescrizioni e video in Lingua dei Segni Italiana (LIS). A completare l’esperienza, una fragranza “preistorica” ideata a partire da studi paleobotanici, che permetterà ai visitatori di immergersi anche con l’olfatto nell’atmosfera di milioni di anni fa.
Tre giorni di eventi per il lancio
Il 26 settembre si terrà l’evento inaugurale, con saluti istituzionali, illustrazione delle metodologie adottate e apertura ufficiale del nuovo allestimento. Seguiranno due giornate, sabato 27 e domenica 28, dedicate alla divulgazione e alla didattica, con visite guidate tematiche e workshop che approfondiranno i temi centrali del progetto: la preistoria, la tecnologia e l’importanza dell’inclusione nel settore museale.
Un primato in Italia e in Europa
Il Museo del Futuro rappresenta un unicum: è infatti il primo museo preistorico in Italia – e tra i primi in Europa – a proporre repliche 3D accessibili dei reperti, rendendo possibile un’esperienza immersiva e innovativa.
Il progetto gode del patrocinio della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le Province di Frosinone e Latina, del Consiglio Nazionale delle Ricerche, di Provincia Creativa e dell’Associazione Nazionale Alfieri della Repubblica.
Un’iniziativa che non solo arricchisce il patrimonio culturale del territorio, ma lo proietta nel futuro, dimostrando come la memoria del passato possa dialogare con la tecnologia e l’inclusione del presente.