Otto anni di battaglie senza sosta contro sofisticazioni alimentari, traffici illeciti e abusi sanitari si concludono con un passaggio di testimone che segna la fine di un’era per il NAS Carabinieri di Latina. Il Maggiore Felice Egidio, protagonista di numerose operazioni che hanno fatto tremare il mondo delle illegalità nel settore sanitario e alimentare, lascerà il comando del Nucleo Antisofisticazioni e Sanità per assumere la guida della Compagnia Carabinieri di Pontecorvo a partire dal 22 settembre.
Al suo posto arriverà il Tenente Carmine Cesa, già Comandante della 3^ Sezione del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri di Catania, chiamato a raccogliere un’eredità ricca di successi e risultati che hanno contribuito a rendere più sicuro il territorio delle province di Latina e Frosinone.
Un bilancio di otto anni ricco di successi
Il mandato del Maggiore Egidio alla guida del NAS di Latina è stato caratterizzato da un’intensa attività di polizia giudiziaria nel delicato settore della tutela della salute pubblica. Sotto la sua direzione, il Nucleo ha garantito controlli capillari sulle due province di competenza, intervenendo con determinazione a protezione dei cittadini e della sicurezza dei consumatori.
Le indagini condotte hanno spaziato dalle sofisticazioni alimentari al traffico illecito di farmaci, dal contrasto delle pratiche sanitarie abusive fino alla lotta contro lo sfruttamento dei lavoratori, dimostrando la versatilità e l’efficacia di un reparto specializzato che ha saputo adattarsi alle diverse sfide della criminalità moderna.
Operazioni che hanno fatto la storia
Tra le operazioni più significative del periodo, spicca “Job Tax”, un’indagine che ha portato alla luce un sistema di sfruttamento che aveva dell’incredibile. I lavoratori, in gran parte extracomunitari, erano sottoposti a condizioni di lavoro disumane: malpagati, privi di dispositivi di protezione individuale e costretti a lavorare in attività agricole e zootecniche illecite. Le coltivazioni intensificate impiegavano fitofarmaci vietati, destinati perfino al mercato europeo, creando un danno incalcolabile alla salute pubblica. L’operazione ha portato all’arresto di sette persone e al sequestro per equivalente di 557.000 euro.
Altrettanto devastante è stata l’operazione “No Pain”, che ha smantellato un altro tassello del mosaico criminale legato allo sfruttamento e alle violazioni nel settore produttivo, facendo emergere gravi violazioni ai danni dei lavoratori e del sistema economico.
La lotta contro i falsi certificati e le frodi sanitarie
Durante la pandemia, il NAS ha dimostrato la propria capacità di adattamento alle nuove emergenze, individuando falsi certificati vaccinali e condotte illecite da parte di operatori sanitari infedeli. Un’attività che ha richiesto particolare sensibilità e professionalità in un momento di grande emergenza sanitaria nazionale.
L’operazione “Certificato Pazzo” ha rappresentato forse uno dei colpi più duri inferti alla corruzione nel settore sanitario. L’indagine ha svelato un sistema di false certificazioni psichiatriche orchestrato da un dirigente medico del CSM di Fondi, che con la complicità di avvocati, patronati e intermediari, rilasciava certificazioni anche senza visita medica. Questo sistema permetteva l’ottenimento di indebiti benefici tra cui invalidità, legge 104, porto d’armi e scarcerazioni. Il bilancio finale ha visto l’arresto di 11 soggetti e ben 70 indagati.
Sicurezza sul lavoro e traffici internazionali
L’operazione “Blackout” ha rappresentato un momento particolarmente toccante dell’attività del NAS, riguardando la morte di un operaio causata da una scarica elettrica durante un getto di calcestruzzo. L’indagine ha rivelato l’impiego di lavoratori in nero privi di dispositivi di sicurezza e tentativi di occultamento delle responsabilità, portando all’arresto di sette responsabili e al sequestro del cantiere.
Di portata internazionale è stata invece l’operazione “Farmaco Viaggiante”, che ha consentito di eradicare un sodalizio criminoso con sede a Sant’Antimo (NA), dedito al rastrellamento di farmaci in diverse regioni italiane per la successiva rivendita nel mercato inglese. La carenza di farmaci provocata da questa attività criminale non solo creava un danno economico al SSN, ma danneggiava gravemente i pazienti che non riuscivano ad approvvigionarsi dei medicinali necessari. L’operazione, svolta con il contributo della NCA (National Crime Agency) inglese, ha portato all’arresto di 19 persone sul territorio italiano e alla cattura di un latitante che si nascondeva in Francia.
L’ultima grande operazione
L’operazione “Fake For Drug” ha chiuso in bellezza il mandato del Maggiore Egidio, smantellando un sistema di ricette mediche false e traffico illecito di farmaci stupefacenti. L’indagine ha portato all’arresto di nove persone, di cui quattro finite in carcere e cinque agli arresti domiciliari.
Un avvicendamento di prestigio
Il trasferimento del Maggiore Egidio e l’arrivo del Tenente Cesa sono stati impreziositi dalle recenti visite presso la sede del Nucleo da parte del Generale di Brigata Raffaele Covetti, Comandante del Comando Carabinieri per la Tutela della Salute, e del Generale di Divisione Pietro Francesco Salsano, Comandante della Divisione Unità Specializzate dei Carabinieri.
Il trasferimento a Pontecorvo segna la conclusione di una fase intensa di impegno e risultati per il NAS di Latina, che sotto la guida del Maggiore Egidio si è affermato quale presidio fondamentale di legalità e sicurezza a tutela della salute collettiva. Il Tenente Cesa eredita così un reparto rodato e una tradizione di eccellenza che dovrà essere mantenuta e sviluppata per continuare a garantire la protezione dei cittadini del territorio pontino e frusinate.




