Un momento più solenne venerdì 20 settembre prossimo, quando il Palazzo del Governo di Frosinone ospiterà la cerimonia che riporterà alla luce uno dei capitoli più dolorosi della storia italiana. Alle ore 11.30, infatti, si svolgerà la cerimonia celebrativa della “Giornata degli internati italiani nei campi di concentramento tedeschi durante la seconda Guerra mondiale”, una ricorrenza istituita con Legge 13 gennaio 2025 per non dimenticare le sofferenze di migliaia di nostri connazionali.
L’evento rappresenta un momento di profonda riflessione collettiva e di doveroso riconoscimento verso coloro che hanno pagato con la propria libertà e spesso con la vita la fedeltà ai propri principi durante uno dei periodi più bui del Novecento europeo.
Dieci Medaglie d’Onore per non dimenticare
Il momento più toccante della cerimonia sarà rappresentato dalla consegna di dieci Medaglie d’Onore, prestigiose onorificenze conferite dal Presidente della Repubblica a cittadini italiani, militari e civili, che furono internati nei campi di concentramento e destinati al lavoro coatto per l’economia di guerra. Tutti i destinatari delle onorificenze erano già residenti nella Provincia di Frosinone, rendendo ancora più significativo il legame tra questa terra e la memoria della Resistenza e della sofferenza patita durante il secondo conflitto mondiale.
Le Medaglie d’Onore rappresentano il riconoscimento più alto che lo Stato italiano possa tributare a coloro che, rifiutandosi di aderire alla Repubblica Sociale Italiana dopo l’8 settembre 1943, furono deportati nei campi di concentramento tedeschi e costretti a subire le durissime condizioni del lavoro forzato.
Un dovere di memoria verso le future generazioni
La Giornata degli internati italiani istituita quest’anno assume un significato particolare in un momento storico in cui i testimoni diretti di quella tragedia stanno scomparendo. La cerimonia di Frosinone si inserisce in un più ampio progetto nazionale di valorizzazione della memoria storica, volto a trasmettere alle nuove generazioni la consapevolezza di quanto accaduto e l’importanza di preservare i valori democratici conquistati con enormi sacrifici.
Il Palazzo del Governo diventerà così il custode temporaneo di storie di coraggio, resistenza e dignità umana che non possono e non devono essere dimenticate. Ogni Medaglia d’Onore che verrà consegnata rappresenta non solo il riconoscimento individuale a un internato, ma anche il simbolo di migliaia di italiani che condivisero la stessa drammatica esperienza.
Il significato storico dell’internamento
Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, centinaia di migliaia di militari italiani si trovarono di fronte a una scelta drammatica: aderire alla Repubblica Sociale di Mussolini alleata con la Germania nazista, oppure rifiutare e andare incontro alla deportazione. La maggior parte scelse la seconda opzione, dimostrando un attaccamento ai valori della patria e della democrazia che costò loro la libertà.
Questi uomini furono classificati dai tedeschi come “internati militari italiani” (IMI) piuttosto che come prigionieri di guerra, una distinzione apparentemente tecnica ma che in realtà li privava delle tutele previste dalle convenzioni internazionali. Furono così destinati al lavoro forzato nelle fabbriche, nelle miniere e nei campi dell’economia di guerra tedesca, in condizioni spesso disumane.
Una cerimonia per tutta la comunità
La cerimonia del 20 settembre al Palazzo del Governo di Frosinone non sarà soltanto un momento istituzionale, ma un’occasione per tutta la comunità provinciale di riflettere su una pagina di storia che riguarda direttamente il territorio. La presenza di dieci Medaglie d’Onore destinate a cittadini che hanno vissuto in questa provincia sottolinea come la tragedia dell’internamento abbia toccato profondamente anche le famiglie del frusinate.
L’iniziativa si inserisce nel solco delle celebrazioni nazionali volute dal legislatore per mantenere viva la memoria di chi ha saputo dire “no” alle dittature e ha pagato per questo un prezzo altissimo. La Giornata degli internati italiani rappresenta così un momento di riflessione collettiva che va oltre la semplice commemorazione, diventando un monito per le generazioni future e un invito a custodire gelosamente i valori della libertà e della democrazia.
Il Palazzo del Governo si prepara dunque ad accogliere una cerimonia che unisce il ricordo del passato con l’impegno per il futuro, rendendo omaggio a chi ha scelto la strada più difficile ma più giusta, quella della fedeltà ai propri principi anche di fronte alle più dure conseguenze.