Si è chiusa ieri con un bilancio più che positivo la mostra documentaria “Le carte dei briganti nell’Archivio storico comunale di Anagni”, un’iniziativa che ha saputo catturare l’interesse di un pubblico numeroso e appassionato. L’esposizione, ospitata nella suggestiva Sala delle Trifore del Palazzo comunale di Anagni, ha rappresentato un viaggio affascinante attraverso i documenti storici che testimoniano il fenomeno del brigantaggio nel Lazio meridionale.
L’evento è stato organizzato dall’Istituto di storia e di arte del Lazio meridionale sotto la sapiente cura di Tommaso Cecilia, Alessandro Compagno e Gioacchino Giammaria, con il prestigioso patrocinio del Comune di Anagni e del Ministero della cultura. Un riconoscimento che sottolinea l’importanza scientifica e culturale dell’iniziativa per la valorizzazione del patrimonio storico locale.
La mostra non rappresenta un evento isolato, ma costituisce il preludio a un appuntamento di grande rilevanza accademica: il terzo seminario sul brigantaggio che si svolgerà dal 16 al 21 settembre tra Anagni, Frosinone e Sonnino. L’evento scientifico approfondirà lo studio di un fenomeno complesso che caratterizzò la fine del Settecento e si protrasse quasi ininterrottamente fino al 1825, lasciando tracce indelebili nella storia e nella memoria collettiva del territorio.
Particolare interesse ha suscitato la presentazione del volume “Bandi pontifici contro i briganti (1801-1827)” di Gioacchino Giammaria, presidente dell’Istituto di storia e di arte del Lazio meridionale. Il libro, frutto di un’accurata ricerca archivistica, getta nuova luce sui provvedimenti adottati dalle autorità pontificie per contrastare il dilagare del brigantaggio nel primo quarto dell’Ottocento.
L’esposizione documentaria ha permesso ai visitatori di sfogliare virtualmente le pagine della storia locale, attraverso carte d’archivio, bandi e documenti ufficiali che raccontano le vicende di un’epoca tormentata ma fondamentale per comprendere l’evoluzione sociale ed economica del territorio. Un patrimonio documentale che l’Archivio storico comunale custodisce gelosamente e che grazie a iniziative come questa trova nuova vita e divulgazione.
Il successo di pubblico registrato dalla mostra conferma l’interesse crescente della comunità per la riscoperta delle proprie radici storiche e dimostra come la valorizzazione degli archivi storici possa diventare uno strumento efficace di promozione culturale e turistica del territorio.