Monsignor Santo Marcianò ha dato ufficialmente avvio al suo ministero episcopale nella Diocesi di Anagni-Alatri con una cerimonia di grande solennità che si è svolta oggi, domenica 21 settembre, presso la Cattedrale di Santa Maria Annunziata. L’evento ha rappresentato il completamento di un percorso di insediamento che ha già visto il nuovo arcivescovo prendere possesso della Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino nelle settimane scorse.
La celebrazione eucaristica, trasmessa in diretta da TeleUniverso con il commento del direttore Alessio Porcu e del professor Gaetano D’Onofrio, ha segnato un momento di straordinaria rilevanza spirituale e storica per Anagni, confermando ancora una volta il ruolo centrale della città nel panorama ecclesiastico laziale e nazionale.
Monsignor Marcianò, ex Arcivescovo Ordinario Militare, succede a Monsignor Ambrogio Spreafico, figura di livello internazionale che ha guidato la diocesi negli anni precedenti. La nomina, avvenuta il primo luglio 2025 per volontà di Papa Leone XIV, affida al nuovo presule la responsabilità pastorale di due importanti realtà diocesane del Lazio, ciascuna con le proprie specificità territoriali, culturali e spirituali.
L’Amministrazione Comunale di Anagni, guidata dal Sindaco Daniele Natalia, ha espresso il più caloroso benvenuto al nuovo pastore, sottolineando come questo evento segni l’inizio di un nuovo capitolo per l’intera comunità diocesana. Il primo cittadino ha evidenziato il significato profondo di questo momento per la città: “L’arrivo di Monsignor Marcianò nella nostra Diocesi, oltre che un importante evento religioso, è anche un momento che coinvolge l’intera città dal punto di vista storico, culturale e identitario”.
La figura del nuovo vescovo porta con sé un bagaglio di esperienze maturate nel corso di una vita interamente dedicata al servizio della Chiesa. Il suo percorso testimonia una profonda dedizione alle comunità che ha guidato, caratterizzata da un impegno costante nel dialogo pastorale e sociale, qualità che si rivelano particolarmente preziose nel guidare una diocesi dalle radici così profonde come quella anagnina.
La cerimonia odierna nella Cattedrale di Santa Maria Annunziata, uno dei gioielli dell’arte medievale italiana, non ha rappresentato soltanto un momento di accoglienza formale, ma l’occasione per avviare quel dialogo profondo tra il nuovo pastore e il suo gregge che caratterizzerà i prossimi anni di vita diocesana.
L’evento assume particolare rilevanza anche per la coincidenza con l’Anno Giubilare, periodo in cui Anagni si conferma ancora una volta punto di riferimento per i fedeli e meta di pellegrinaggi provenienti da tutto il mondo. La nomina di Monsignor Marcianò si inserisce quindi in un contesto di rinnovato fervore spirituale che caratterizza questo momento storico per la Chiesa universale.
Il Sindaco Natalia ha voluto inoltre sottolineare come Anagni, da sempre riconosciuta come Città dei Papi per il suo glorioso passato che l’ha vista protagonista di momenti cruciali della storia della Chiesa, si appresti a vivere un nuovo capitolo della sua millenaria storia: “Siamo certi che la guida di Monsignor Marcianò sarà per tutti noi fonte di ispirazione, rafforzando quei valori di comunità e coesione che rappresentano il cuore della nostra storia”.
L’insediamento odierno completa un percorso che aveva già visto Monsignor Marcianò celebrare la sua prima liturgia eucaristica nella città di Ferentino in occasione della festa dell’Esaltazione della Croce, evento che aveva registrato la presenza del Ministro degli Esteri Antonio Tajani e di altre autorità civili e militari, a testimonianza del prestigio e dell’importanza delle diocesi affidate al nuovo presule.
La comunità anagnina si è dunque stretta attorno al nuovo pastore con il calore e la devozione che da sempre contraddistinguono questa terra, pronta a scrivere insieme a Monsignor Santo Marcianò nuove pagine di una storia che affonda le radici nei secoli e guarda con fiducia al futuro, in un momento particolarmente significativo segnato dalla celebrazione dell’Anno Giubilare e dal rinnovato ruolo di Anagni come crocevia di spiritualità e tradizione.