La vigilia del primo turno di Europa League tra Nizza e Roma si trasforma in una notte di tensione e violenza nel cuore della città francese. Ben 102 tifosi giallorossi sono stati fermati dalle autorità locali dopo gli scontri scoppiati con gli ultras francesi, un bilancio pesante che include supporter provenienti anche dal territorio della provincia di Frosinone e zone viciniore: almeno due tifosi di Frosinone, uno di Anagni e due di Valmontone figurano tra i fermati. In particolare, come riferiscono i famigliari ad anagnia.com, il tifoso anagnino sarebbe stato subito rilasciato dopo l’identificazione in quanto ritenuto non direttamente coinvolti nei tafferugli. Ignote, invece, al momento, le sorti degli altri quattro tifosi.
L’escalation di violenza ha portato alla chiusura di diversi pub nel centro cittadino e al sequestro di un vero e proprio arsenale composto da mazze di ferro, bastoni, torce da segnalazione, petardi e taglierini. Un quadro allarmante che testimonia come la trasferta europea si sia trasformata in un pericoloso campo di battaglia urbano.
L’esplosione della violenza in Piazza Massena
Il primo contatto tra le tifoserie rivali è avvenuto intorno alle 22.30 in Piazza Massena, nel cuore pulsante di Nizza. È qui che la tensione, covata per ore, è esplosa in tutta la sua violenza. Gli ultras del Nizza, particolarmente caldi e gemellati con la curva dell’Inter, hanno iniziato le provocazioni urlando a squarciagola: “A Roma solo la Lazio”.
Una frase che ha fatto da miccia per l’esplosione della violenza. La tifoseria francese, legata da una solida amicizia con gli ultras laziali, ha scelto la provocazione più dolorosa per i supporter giallorossi, innescando una reazione a catena che ha portato i due gruppi a cercare il contatto fisico.
Dal centro storico al lungomare: la guerriglia urbana
Dopo i primi tafferugli in Piazza Massena, gli scontri si sono rapidamente spostati verso Corso Saleya, una delle arterie principali del centro storico nizzardo. La guerriglia urbana ha coinvolto diverse zone della città, con le forze dell’ordine costrette a un intervento massiccio per evitare conseguenze ancora più gravi.
L’intervento della polizia francese, che ha fatto uso di spray urticante per separare i gruppi, ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente. Tuttavia, il bilancio resta pesante: 102 fermi e una tensione che continua a serpeggiare nelle strade della città della Costa Azzurra.
L’arsenale nascosto: un piano premeditato
Le indagini hanno rivelato un quadro inquietante. Nel parcheggio Sulzer, in Quai des États-Unis, la Digos di Roma aveva già segnalato la presenza dei tifosi alle autorità locali. Un controllo tempestivo che ha portato alla scoperta di un vero e proprio armamentario nascosto nelle auto dei supporter romanisti.
Torce da segnalazione, petardi, bastoni e taglierini: un arsenale che lascia pochi dubbi sulla premeditazione degli scontri. Un modus operandi che ricorda quanto accaduto tre giorni fa a Roma, quando la Digos, prima del derby Lazio-Roma, aveva scoperto in Piazza Mancini una sacca contenente bastoni, spranghe di ferro e mazze da baseball.
Verso il processo: 102 tifosi a giudizio
Secondo le prime informazioni, i 102 tifosi fermati dovrebbero comparire oggi davanti al tribunale francese. Una procedura accelerata che testimonia la volontà delle autorità di dare un segnale forte contro la violenza negli stadi e nelle trasferte europee.
La presenza di supporter provenienti dal territorio ciociaro – Frosinone, Anagni e Valmontone – dimostra come il richiamo della Roma in Europa League abbia mobilitato tifosi da tutto il Lazio, trasformando quella che doveva essere una festa del calcio in una notte di tensione e violenza.
Un clima avvelenato prima del match
Mentre la città di Nizza si prepara ad ospitare il match di Europa League, il clima resta incandescente. La tifoseria francese, nota per la sua passionalità e i legami con gli ultras dell’Inter e della Lazio, ha lanciato un messaggio chiaro ai supporter giallorossi.
La chiusura dei pub nel centro cittadino e il massiccio dispiegamento di forze dell’ordine testimoniano come le autorità temano nuovi episodi di violenza in vista del fischio d’inizio. Una situazione che rischia di oscurare quello che dovrebbe essere un momento di festa per il calcio europeo.