A valle del centro storico di Supino, in località La Cona del Popolo, sorge una delle testimonianze archeologiche più significative dei Monti Lepini: le terme romane databili alla prima metà del II secolo d.C. L’area, vicina alla via Morolense, è un prezioso scrigno di storia che si inserisce nel programma delle Giornate Europee del Patrimonio 2025, promosse dalla Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio per le province di Frosinone e Latina, ed è inserito nell’ambito di Supino Expo 2025.
La scoperta del sito risale al 1963, quando vennero individuati i primi frammenti musivi. L’anno successivo la Soprintendenza Archeologica per il Lazio avviò gli scavi che portarono alla luce gli ambienti oggi visibili, mentre nel 1976 l’area fu acquisita al demanio pubblico.
I resti appartengono a un edificio termale di carattere privato, arricchito da splendidi mosaici e da raffinati pavimenti in opus sectile. Questo complesso non era isolato, ma faceva parte di una grande villa romana, ancora in parte sepolta, che si estendeva nei settori circostanti. Le ricognizioni hanno infatti evidenziato strutture murarie affioranti e vaste aree ricche di frammenti fittili.
In epoca romana, la villa rientrava nell’ager della città di Ferentinum (Ferentino), i cui confini si estendevano fino alle propaggini dei Monti Lepini e lambivano i territori di Anagnia (Anagni) e di Frusino (Frosinone). In questo quadro, il complesso si colloca pienamente nel contesto storico e archeologico della fertile valle del fiume Sacco, conosciuta come Valle Latina, crocevia di insediamenti e culture nell’antichità.
L’apertura straordinaria del sito per le Giornate Europee del Patrimonio 2025 rappresenta un’occasione unica per riscoprire le radici storiche del territorio e per valorizzare un patrimonio che racconta la vita quotidiana, il lusso e le relazioni sociali nell’età imperiale.