Le vie del centro storico di Anagni si sono trasformate in un caleidoscopio di colori e suoni, dove centinaia di piccoli messaggeri di pace hanno dato vita a una manifestazione che ha saputo coniugare educazione e spettacolo. La Giornata Europea delle Lingue è diventata l’occasione per l’Istituto Comprensivo Primo di lanciare un messaggio universale che ha toccato il cuore di tutti i presenti.
La mattinata è iniziata con una scenografia che ha catturato immediatamente l’attenzione: uno striscione realizzato dagli studenti con la scritta “In viaggio verso la pace” ha aperto il corteo, seguito da una maestosa barca la cui vela, un mosaico delle bandiere di tutto il mondo, ha simboleggiato l’universalità dei valori di fraternità e dialogo. Un’immagine potente che ha anticipato il senso profondo dell’intera manifestazione.
Il vero protagonista della parata è stato però il mare di barchette di carta che dondolavano al collo di ogni partecipante. Questi piccoli capolavori artigianali, nati dalla creatività dei bambini durante laboratori che hanno coinvolto infanzia, primaria e secondaria, hanno trasformato il corteo in un’opera d’arte collettiva in movimento. Decorate con simboli di pace e dipinte con i colori della speranza, le barchette hanno creato una coreografia tanto semplice quanto emozionante.
foto di Magda Piccinelli, che ringraziamo
Il momento clou della manifestazione ha visto protagonista una grande bottiglia, destinataria di centinaia di messaggi di pace scritti a mano dai ragazzi. Un gesto simbolico ma carico di significato: questi pensieri di speranza viaggeranno idealmente oltre ogni confine, portando conforto ai popoli martoriati dalla guerra e, soprattutto, ai bambini che vivono quotidianamente la sofferenza dei conflitti. L’Assessore Carlo Marino, presente alla cerimonia, ha ricevuto simbolicamente questa bottiglia dalle mani degli studenti, ringraziandoli per il loro impegno civile.
Le note di “Pronti a salpare” di Edoardo Bennato e dell’Inno nazionale hanno accompagnato i primi passi del corteo, mentre l’energia contagiosa dei tamburelli e della body percussion ha coinvolto non solo gli alunni ma anche gli insegnanti, creando un’atmosfera di festa autentica. Il culmine si è raggiunto in piazza Cavour, dove canti e performance musicali in diverse lingue hanno celebrato la ricchezza della diversità culturale.
L’impatto emotivo dell’iniziativa si è riflesso nei volti dei passanti: curiosità e commozione si sono mescolate in applausi spontanei e sorrisi che hanno accompagnato il passaggio degli studenti. Un riscontro che ha dimostrato come il messaggio di speranza e unità lanciato dai ragazzi abbia davvero raggiunto il cuore della comunità.
“Con la nostra voce vogliamo arrivare lontano, perché la pace è un viaggio che riguarda tutti”, hanno dichiarato alcuni studenti al termine dell’evento, parole che racchiudono perfettamente lo spirito dell’iniziativa. Una consapevolezza matura che dimostra come la scuola stia formando non solo studenti, ma futuri cittadini del mondo.
La manifestazione ha rappresentato un esempio virtuoso di come l’istruzione possa trasformarsi in crescita educativa e interculturale, dimostrando il potere della scuola come spazio di creatività, partecipazione e cittadinanza attiva.
Un ringraziamento particolare è andato al Sindaco di Anagni, all’Assessore alla Pubblica Istruzione e all’Assessore alla Cultura per aver messo a disposizione strumenti e spazi necessari alla realizzazione dell’evento. La collaborazione di Polizia Locale e Carabinieri ha garantito lo svolgimento sereno e ordinato della manifestazione, permettendo a tutti di vivere questo momento in totale sicurezza.
“Questa giornata dimostra come la scuola possa essere luogo di costruzione di pace e di educazione alla convivenza civile”, ha dichiarato il Dirigente Scolastico prof. Marco Saccucci. “Ringrazio tutti i docenti, i collaboratori e gli alunni per l’impegno e la passione dimostrati, le famiglie per la collaborazione e le istituzioni locali per il sostegno concreto che ci hanno offerto. È insieme, come comunità educante, che possiamo far crescere nei nostri ragazzi il desiderio di un mondo migliore.”
si ringrazia la prof.ssa Maria Colella per la cortese disponibilità