Un viaggio nel tempo che unisce la spiritualità francescana all’arte contemporanea sta per aprire le sue porte ad Anagni. La mostra “Canticum in chartis mevaniae” sarà inaugurata il 4 ottobre alle ore 17:30 presso Palazzo Bacchetti, Casa della cultura e dei giovani, offrendo ai visitatori un’esperienza unica che si protrarrà fino al 12 ottobre 2025.
L’Associazione Culturale Las Mariposas, organizzatrice dell’evento, ha ideato un progetto ambizioso che intreccia tradizione e contemporaneità, spiritualità e creatività artistica. L’inaugurazione promette di essere un momento di particolare suggestione, con la presenza del curatore Prof. Alberto D’Atanasio che guiderà il pubblico nella scoperta delle opere esposte, mentre le note medievali di Giulia Atturo e Mauro Ascenzi faranno da colonna sonora, trasportando i presenti nell’atmosfera del XIII secolo.
Il progetto gode del prestigioso patrocinio dei Comuni di Bevagna e di Anagni e della Provincia Creativa di Frosinone, testimonianza dell’importanza culturale dell’iniziativa che attraversa i confini regionali per celebrare il Santo di Assisi.
La mostra nasce da un’intuizione profonda: riscoprire le tante realtà della spiritualità di San Francesco attraverso gli occhi e il talento degli artisti contemporanei. Come spiega il curatore Prof. Alberto D’Atanasio, si è trattato di una “sfida grande”, quella di cercare aspetti originali capaci di incarnare quei simboli e quelle storie di chi ha saputo vedere “nella bellezza del creato la presenza del Creatore”.
Il fulcro dell’esposizione ruota attorno al Cantico delle Creature, conosciuto anche come Cantico di frate sole, quel capolavoro poetico e spirituale che rappresenta una delle più alte espressioni della letteratura italiana delle origini. Gli artisti provenienti da tutta Italia hanno accettato la sfida di dare immagine e rappresentazione a ciò che il Poverello ha descritto nei suoi versi immortali.
Ma c’è un elemento che rende questa mostra davvero speciale e unica nel panorama artistico nazionale: ogni opera è stata realizzata esclusivamente su carta composta a mano nella cartiera di Bevagna, seguendo fedelmente il metodo medievale tramandato dal Maestro Alan Arcangeli. Questa prerogativa non è solo un vezzo estetico, ma rappresenta un ponte ideale che unisce l’evento al tempo di Francesco di Assisi.
La scelta della carta medievale pone inoltre l’accento su un tema di straordinaria attualità: la riscoperta dei mestieri d’un tempo, quelli che posero le basi per l’evoluzione scientifica e tecnica della scrittura e della comunicazione. In un’epoca dominata dal digitale, riscoprire l’arte della cartiera medievale significa riconnettersi con le radici della nostra cultura materiale e spirituale.
L’esposizione si presenta quindi come un’occasione irripetibile per immergersi in un dialogo tra passato e presente, dove la spiritualità francescana incontra la creatività contemporanea su un supporto che racconta ottocento anni di storia. Un’esperienza che promette di toccare le corde più profonde dell’anima, proprio come fece il Santo di Assisi con il suo rivoluzionario messaggio di amore per il creato.
Gli artisti convocati sono ben 22:
Alan Arcangeli, Roberta Baldassano, Mariangela Baldi, Simona Battistelli, Pietro Beddini, Anna Celani, Melina Cunti, Irma de Ceglia, Rita Lattanzi, Donatella Masciarri, Aldo Claudio Medorini, Mirka Muccini, Federica Orsini, Olga Riger, Alison Ryde, Romualdo Rossi, Roberta Scatt, Stefano Solimani, Umberto Tamburrino, Maria Tempesta, Manuela Testaferri, Franco Taccogna.