Un traffico di droga ben organizzato tra Frosinone e Pesaro è stato smantellato dalle Forze dell’Ordine lo scorso aprile, portando all’arresto di un corriere albanese di 28 anni residente a Frosinone. L’uomo utilizzava auto a noleggio per trasportare la cocaina nascosta in modo ingegnoso all’interno di calzini, in un viaggio che dalla provincia di Frosinone raggiungeva le piazze di spaccio marchigiane.
Ieri si è concluso il primo capitolo di questa vicenda giudiziaria: il 28enne albanese, difeso dall’avvocato Massimiliano Orrù, ha patteggiato una condanna a un anno e sei mesi, convertiti in lavori socialmente utili. La sentenza rappresenta un importante risultato nell’operazione antidroga che aveva visto intensificarsi i controlli lungo la rotta Frosinone-Pesaro.
Il modus operandi del traffico
Le indagini della Questura di Pesaro avevano iniziato a dare i loro frutti quando gli agenti notarono alcuni movimenti sospetti di veicoli a noleggio che arrivavano in città per brevi soste, per poi ripartire immediatamente. Si trattava delle consegne della “merce”: un sistema rodato che prevedeva il piazzamento della droga e la successiva distribuzione al dettaglio.
Gli investigatori avevano quindi deciso di seguire un’Audi presa a noleggio con il giovane albanese alla guida. Il corriere della droga si era fermato nel parcheggio di un supermercato lungo l’Interquartieri, dove aveva abbandonato l’Audi per salire su una Citroen, anch’essa noleggiata. Un cambio di vettura che non è sfuggito agli occhi attenti delle forze dell’ordine, che a quel punto hanno deciso di intervenire.
Il sequestro: cocaina nascosta nei calzini
Il controllo ha portato alla luce un sistema di occultamento tanto semplice quanto efficace. Il 28enne trasportava 38 grammi di cocaina già suddivisa in dosi termosigillate e pronte per la cessione al dettaglio, nascoste all’interno di un calzino nero riposto nel cruscotto dell’auto. Ma non era finita: altri 5 grammi di stupefacente erano stati trovati in un calzino bianco infilato in un’intercapedine dell’Audi, precisamente dove confluiscono i fili elettrici.
Con sé, il corriere aveva anche 750 euro in contanti, somma ritenuta dagli investigatori provento dell’attività illegale. La droga sequestrata era destinata alle piazze di spaccio locali, come il noto parco Miralfiore, punto nevralgico del traffico di stupefacenti nella città marchigiana.
Una rete più ampia
L’arresto del residente di Frosinone non era stato un caso isolato. La rotta Frosinone-Pesaro aveva visto cadere nelle maglie delle forze dell’ordine anche un altro albanese, sempre residente nel capoluogo ciociaro, che sempre ad aprile in via Malpighi aveva speronato l’auto dei carabinieri durante un tentativo di fuga. Anche in questo caso, l’arresto aveva portato al sequestro di una quantità considerevole di cocaina: ben 260 grammi.
Controlli continuati
Nel frattempo, l’attività di contrasto al traffico di droga prosegue senza sosta. La Questura di Pesaro continua i controlli sul territorio, anche a seguito di segnalazioni dei cittadini. Nelle ultime operazioni, tre pesaresi di età compresa tra i 28 e i 34 anni sono stati segnalati alla Prefettura per possesso di hashish.
Durante gli stessi controlli antidroga, un 45enne è stato denunciato in piazzale Lazzarini per non aver rispettato il divieto di ritorno a Pesaro, mentre un 37enne è stato sanzionato in piazzale I Maggio per ubriachezza e successivamente allontanato con Dacur.
L’operazione rappresenta un importante successo nella lotta al traffico di stupefacenti che vede spesso coinvolti corrieri provenienti dal Lazio e diretti verso le Marche, confermando l’esistenza di reti criminali ben strutturate che operano su scala interregionale.