Anagni scende in campo per la pace e i diritti umani. La Giunta Comunale ha deliberato l’adesione al Coordinamento degli Enti Locali per la tutela dei diritti umani, l’organismo promotore della storica Marcia PerugiAssisi per la pace e la fraternità. Un gesto simbolico ma significativo, che porta la città dei Papi a schierarsi ufficialmente al fianco di oltre duecento enti locali italiani impegnati nella difesa dei valori fondamentali della convivenza civile.
Il prossimo 12 ottobre, dunque, anche il Comune di Anagni sarà presente alla marcia con il proprio gonfalone, unendosi a un corteo che attraverserà idealmente l’Italia intera per dimostrare che, quando la politica si unisce alla comunità sui temi giusti, può davvero fare la differenza. Un appuntamento che quest’anno assume un valore particolare, in un contesto internazionale segnato da conflitti e tensioni crescenti.
La delibera arriva a pochi giorni da uno scontro politico che aveva agitato le acque del dibattito cittadino, quello sulle contestate dichiarazioni dell’ambasciatore di Israele. Proprio questa polemica, però, ha paradossalmente riaperto i canali del dialogo tra maggioranza e opposizione, portando a un risultato concreto e condiviso.
“In questo spirito, a pochi giorni dallo scontro sulle contestate dichiarazioni dell’ambasciatore di Israele, non abbiamo esitato a riaprire il dialogo con la maggioranza, al fine di rilanciare un’iniziativa fondamentale destinata a rinvigorire l’immagine della Città”, ha dichiarato Luca Santovincenzo, consigliere comunale di LiberAnagni. Parole che evidenziano come, al di là delle divisioni politiche, esistano temi capaci di unire le diverse sensibilità presenti in Consiglio Comunale.
L’adesione alla Marcia PerugiAssisi rappresenta il seguito operativo di un percorso già avviato: “È stato fatto per dare seguito all’ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio Comunale il 31 dicembre scorso”, ha spiegato Santovincenzo. Una decisione che, dunque, trova le sue radici in un impegno già assunto collegialmente dall’assemblea cittadina sul finire del 2024, e che ora si concretizza in un atto formale della Giunta.
“La delibera di Giunta rappresenta un passo importante per far sentire la voce della nostra città in difesa dei popoli che soffrono”, ha proseguito il consigliere di LiberAnagni, sottolineando come Anagni voglia essere presente nel dibattito nazionale e internazionale sui temi della pace e della giustizia. Una scelta che va oltre il simbolismo e che impegna l’amministrazione a tradurre in azioni concrete i principi enunciati.
L’auspicio del consigliere comunale di minoranza è che questa non sia un’iniziativa isolata: “L’auspicio è che questo sia l’inizio di un percorso capace di unire davvero la Comunità per il sostegno ai popoli che soffrono e per riaffermare che pace, giustizia e la tutela dei diritti fondamentali di ogni essere umano sono valori fondanti della nostra Città”. Parole che tracciano una visione di lungo periodo, dove Anagni si propone come punto di riferimento territoriale per le istanze di pace e solidarietà.
Il Coordinamento degli Enti Locali per la tutela dei diritti umani rappresenta una rete capillare di comuni, province e regioni impegnati nella promozione di una cultura della pace e del dialogo. La Marcia PerugiAssisi, appuntamento annuale che dal 1961 attraversa simbolicamente l’Umbria unendo le città di San Francesco e di Sant’Antonio, è diventata nel tempo il momento più significativo di questa mobilitazione dal basso, capace di coinvolgere migliaia di cittadini, associazioni e istituzioni.
Con questa adesione, Anagni compie un primo passo concreto verso una maggiore partecipazione ai grandi temi dell’agenda internazionale, riaffermando che anche le realtà locali hanno un ruolo da giocare nella costruzione di un mondo più giusto e solidale.