Quando l’arte incontra la solidarietà, la bellezza si trasforma in strumento di cambiamento. È questo il cuore pulsante dell’evento che si terrà il 21 ottobre alle ore 18.30 nei saloni della Casa d’Aste Arcadia, in corso Vittorio Emanuele II 18 a Roma. Una vendita all’incanto straordinaria che metterà in palio 36 opere d’arte, un’importante eredità devoluta alla Fondazione Charlemagne, il cui ricavato sarà interamente destinato a finanziare progetti di riqualificazione urbana delle periferie romane attraverso il programma “Periferiacapitale”.
Si tratta di un’occasione davvero rara nel panorama del collezionismo italiano, dove capolavori dell’École de Paris, delle Avanguardie del Novecento e di antichi maestri non si limiteranno a raccontare la storia dell’arte, ma diventeranno concreta energia di rigenerazione sociale per i quartieri più fragili della Capitale.
Il catalogo dell’asta è un vero e proprio scrigno di tesori. Tra i protagonisti assoluti spiccano due perle di Auguste Renoir: Jeune Femme au Corsage Rouge et au Chapeau Jaune (base d’asta 50.000 euro) e Tête de Femme (base d’asta 20.000 euro). A dialogare con i dipinti del maestro impressionista, la raffinata poesia cromatica di Pierre Bonnard in La Seine à Vernon 1930 (base d’asta 50.000 euro).
Ma il top lot della serata sarà senza dubbio l’olio di Chaïm Soutine, La Femme du Cordonnier. Un’opera di intensa forza espressiva, dal prestigioso percorso espositivo che l’ha vista protagonista a Zurigo, Torino e Parigi, supportata da un’ampia documentazione bibliografica. La base d’asta di 200.000 euro la colloca tra le aggiudicazioni più attese della stagione nel mercato dell’arte contemporanea.
Accanto a questi capolavori, una costellazione di firme internazionali di primo piano arricchisce ulteriormente il catalogo: Maurice Utrillo con la vibrante Rue Norvis à Montmartre (base d’asta 20.000 euro), Max Ernst con Tableau Ivre del 1960 (base d’asta 50.000 euro), Paul Signac, Pablo Picasso, Édouard Vuillard, Kees van Dongen, Eugène-Louis Boudin, Pierre-Albert Marquet e l’indiscusso genio giapponese Katsushika Hokusai, che porta un respiro internazionale alla collezione.
Gli appassionati di arte antica troveranno altrettante sorprese: opere di Francesco Fieravino detto il Maltese, di Peter Hardimé, Cornelis van Poelenburgh e una suggestiva veduta di Venezia attribuita a Francesco Guardi.
Le opere saranno visibili al pubblico in un’esposizione aperta presso la sede di Arcadia da giovedì 16 a domenica 19 ottobre, dalle ore 10 alle 19, e lunedì 20 ottobre, dalle 10 alle 13.30. Una preview esclusiva, alla quale è stato invitato il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, sarà dedicata mercoledì 15 ottobre alle ore 18 a una clientela selezionata, alla stampa, a collezionisti e istituzioni, seguita da un buffet.
“Sarà un evento in cui il collezionismo incontra la solidarietà, e la bellezza diventa occasione di rinascita per le periferie”, afferma Massimo Tagliatesta, direttore di Arcadia.
“La collaborazione con Arcadia ci permetterà di trasformare un lascito di bellezza in energia viva per la città”, dichiara Stefania Mancini, presidente di Fondazione Charlemagne. “Il ricavato sosterrà percorsi di rigenerazione urbana e sociale che nascono dalle periferie e che raccontano la visione di una Roma più solidale, coesa e inclusiva”.
Il programma comunitario “Periferiacapitale” si dedica alla città di Roma e alle sue comunità, ascoltandole e valorizzandole, con un profondo senso di rispetto per una capitale le cui narrazioni troppo spesso mettono in luce unicamente gli aspetti negativi. Rendere i territori più inclusivi e solidali, accompagnando le energie sociali presenti e radicate nei quartieri della città, è l’obiettivo del programma che in cinque anni ha affiancato oltre cento realtà territoriali presenti in tutti i Municipi di Roma, impegnate nella promozione di partecipazione attiva, mutualismo e giustizia sociale.
La visione è quella di una città in cui istituzioni, università, organizzazioni sociali e comunità collaborino per costruire insieme processi di cambiamento duraturi e condivisi. In questa prospettiva, “Periferiacapitale” è non solo un programma, ma un vero e proprio laboratorio di rigenerazione sociale che afferma la centralità della dignità umana come fondamento del vivere comune.
Con questo progetto la Fondazione Charlemagne propone alle amministrazioni locali un impegno declinato in sette nuove proposte per la città: Filantropia, Economia Sociale, Poli Civici, Decentramento, Patrimonio Pubblico, Cultura Condivisa e Sviluppo Sostenibile.
Un appuntamento da non perdere, dove ogni opera battuta all’incanto diventerà un mattone per costruire una Roma più equa e accogliente.