SYDNEY – Un passo storico verso il futuro dello spazio europeo. L’Agenzia Spaziale Europea (ESA) e Avio hanno firmato ieri, 29 settembre, un contratto da 40 milioni di euro per sviluppare tecnologie avanzate finalizzate alla dimostrazione in volo di uno stadio superiore riutilizzabile. L’accordo è stato siglato durante il Congresso Astronautico Internazionale 2025 attualmente in corso a Sydney, in Australia, alla presenza di Toni Tolker-Nielsen, Direttore del Trasporto Spaziale di ESA, e di Marino Fragnito, Chief Commercial Officer e Direttore dei Servizi di Lancio di Avio.
Con una durata di 24 mesi, l’accordo rappresenta l’obiettivo strategico di progettare un secondo stadio dimostratore in grado di ritornare in sicurezza sulla Terra e di essere riutilizzato per missioni future. Le attività previste riguarderanno sia i segmenti di volo che quelli di terra, concludendosi nella definizione di un design preliminare di sistema integrato. Un primo importante passo verso l’utilizzo di lanciatori riutilizzabili nel panorama spaziale europeo.
La corsa alla riutilizzabilità non è solo una questione di prestigio tecnologico, ma soprattutto di convenienza economica. Avere in dotazione razzi riutilizzabili, ovvero vettori i cui stadi possono essere riportati a Terra e resi disponibili per un successivo volo, permette di ridurre drasticamente i costi di lancio. Una rivoluzione necessaria in un momento in cui il numero di missioni da lanciare nello spazio cresce esponenzialmente.
Sviluppare lanciatori riutilizzabili significa poter volare con un’alta frequenza e ammortizzare i costi sul lungo periodo. Allo stesso tempo, emerge la necessità di fornire in futuro servizi logistici nello spazio, basandosi su un ecosistema industriale orbitale che ricopra un ruolo simile a quello che aeroporti e stazioni ferroviarie svolgono oggi sulla Terra. Uno scenario che, secondo ESA, diventerà concreto nei prossimi decenzi.
“Sono lieto di firmare questo contratto poiché la sua importanza è duplice: da un lato affronta le criticità tecnologiche a breve termine, dall’altro apre la strada alla preparazione del futuro a lungo termine dell’Europa nello spazio”, afferma Toni Tolker-Nielsen.
L’Europa ha dimostrato finora la capacità di lanciare nello spazio e riportare sulla Terra in tutta sicurezza tutti i componenti hardware, ma riunirli in uno stadio superiore riutilizzabile completo in grado anche di lanciare carichi utili potrebbe rappresentare una svolta epocale per lo spazio europeo.
“Stiamo capitalizzando i progressi compiuti nelle tecnologie avanzate di propulsione a propellente liquido, rientro, recuperabilità e riutilizzabilità, integrando gli sforzi in corso per ridurre i rischi delle dimostrazioni degli stadi inferiori riutilizzabili, supportando diversi scenari possibili, tra cui l’evoluzione della famiglia di razzi Vega e altri sistemi di lancio completamente riutilizzabili di nuova definizione in Europa”, spiega Giorgio Tumino, Chief Technical Advisor for Space Transportation di ESA.
Avio metterà a disposizione la sua ampia esperienza tecnica e industriale, maturata nello sviluppo di sistemi di propulsione liquida, in particolare quelli che utilizzano ossigeno liquido e metano, per progettare una soluzione avanzata, leggera e ad alte prestazioni destinata ai sistemi di lancio di nuova generazione.
“Siamo orgogliosi di contribuire allo sviluppo di uno stadio superiore riutilizzabile, facendo leva sulle nostre solide capacità tecnologiche e sulla nostra lunga tradizione industriale. Il nostro obiettivo è fornire soluzioni ad alte prestazioni che consentano una maggiore frequenza di lanci e costi più competitivi per i nostri clienti”, dichiara Giulio Ranzo, Amministratore Delegato di Avio.
Il contratto siglato a Sydney rappresenta quindi non solo un investimento tecnologico, ma una visione strategica per garantire all’Europa un ruolo da protagonista nella nuova era dell’esplorazione spaziale, dove la riutilizzabilità sarà la chiave per rendere lo spazio sempre più accessibile ed economicamente sostenibile.