Ceccano – Una tragedia che si è consumata lentamente, giorno dopo giorno, tra la speranza e l’angoscia. Daniele Uberti, quarantaduenne di Ceccano, non ce l’ha fatta. Dopo tre giorni di agonia, il suo cuore si è fermato per sempre, portando con sé il dolore di una comunità che sperava in un miracolo.
L’incidente che gli è costato la vita è avvenuto martedì 30 settembre, nelle prime ore dell’alba. Erano da poco passate le 6.30 quando Daniele, alla guida del suo scooter, ha perso il controllo del mezzo in via Bruno Buozzi, all’altezza del civico 89. Secondo la ricostruzione effettuata dai Carabinieri intervenuti sul posto per i rilievi di legge, si sarebbe trattato di un’uscita di strada autonoma, senza il coinvolgimento di altri veicoli.
Le condizioni dell’uomo sono apparse critiche fin da subito. I soccorritori, giunti rapidamente sul luogo dell’incidente, hanno immediatamente compreso la gravità della situazione. Il trasporto è avvenuto con l’eliambulanza, che ha effettuato un volo d’emergenza verso l’ospedale San Camillo di Roma, struttura di riferimento per i traumi più gravi della provincia.
Presso il nosocomio romano, Daniele Uberti è stato affidato alle cure del personale medico, che ha fatto tutto il possibile per salvarlo. Tre giorni interminabili, durante i quali la speranza si è affievolita progressivamente, fino al tragico epilogo di oggi. Nonostante gli sforzi dei sanitari e le terapie intensive messe in campo, il quarantaduenne non è riuscito a superare i gravi traumi riportati nello schianto.
La notizia del decesso si è diffusa rapidamente in serata a Ceccano, propagandosi di casa in casa, di chat in chat, seminando sgomento e profondo dolore. La comunità cittadina si è stretta nel ricordo di Daniele, conosciuto e stimato da molti. Un silenzio carico di commozione ha avvolto la città, mentre familiari e amici cercano di trovare la forza per affrontare questo momento di indicibile sofferenza.
L’incidente stradale di via Bruno Buozzi si aggiunge alla dolorosa lista delle vittime della strada che continuano a segnare il territorio. Una tragedia che lascia dietro di sé domande e lacrime, e che riaccende i riflettori sulla sicurezza stradale e sui rischi che quotidianamente si corrono alla guida, soprattutto nelle prime ore del mattino quando le strade sono ancora poco trafficate.