Il cielo di Sabaudia ha pianto mercoledì mattina, quando un velivolo T-260B del 70° Stormo di Latina, impegnato in una missione di addestramento, è precipitato all’interno del Parco Nazionale del Circeo. Un dramma che ha strappato alla vita due uomini in divisa: il colonnello Simone Mettini, istruttore e comandante del 70° Stormo di Latina, e l’allievo pilota Lorenzo Nucheli.
Martedì 7 ottobre, alle ore 10:30, presso la sede del 70° Stormo “Giulio Cesare Graziani” sull’Aeroporto Militare di Latina, si svolgerà la cerimonia di saluto ai due aviatori caduti. Un momento di raccoglimento che vedrà riuniti colleghi, familiari, autorità militari e civili per rendere l’ultimo omaggio a chi ha dedicato la propria esistenza al servizio del Paese e al sogno del volo.
Successivamente, la salma del giovane Lorenzo verrà trasferita a Serrone, il piccolo Comune in provincia di Frosinone che lo ha visto crescere e che oggi lo piange con l’intera comunità. Qui, dopo le ore 14:00, presso la chiesa del Sacro Cuore di Gesù alla Forma di Serrone, si terrà la cerimonia funebre, un momento di dolore condiviso per dire addio a un ragazzo che aveva ancora tutta la vita davanti.
Simone Mettini, 48 anni, era molto più di un comandante. Nato a Forlì, si era trasferito ad Aprilia dove viveva con la moglie e i due figli. Pilota esperto, entrato in Aeronautica nel 1997 con il corso “Urano IV”, aveva accumulato oltre 4.000 ore di volo in Italia e all’estero, partecipando a numerose missioni
La sua era una vita divisa tra la famiglia e la divisa, tra gli affetti più cari e la passione per il volo che lo aveva portato a diventare uno dei piloti istruttori più stimati dell’Aeronautica Militare. Comandava il 70° Stormo dal luglio 2023, guidando con competenza e dedizione la formazione delle nuove leve di piloti.
Lorenzo Nucheli aveva appena 18 anni e avrebbe compiuto 19 anni il 17 ottobre. Era allievo dell’Accademia aeronautica di Pozzuoli, un giovane che aveva scelto di servire il proprio Paese indossando la divisa azzurra. Figlio di Antonietta e del luogotenente Natale Nucheli, ex sindaco di Serrone dal 2013 al 2018 Lorenzo rappresentava l’orgoglio di una famiglia che ha sempre avuto nel cuore il valore del servizio alla comunità. Era all’undicesima missione e si trovava a pochi passi dal conseguimento di un sogno che coltivava con passione e determinazione.
Il decollo era avvenuto alle 8.00 per un volo di addestramento. Neanche mezz’ora dopo l’aereo è scomparso dai radar, schiantandosi nella vegetazione del Parco del Circeo. Una tragedia improvvisa che ha lasciato l’intera Aeronautica Militare e le comunità di Aprilia, Serrone e Latina nello sconforto più profondo.
Appresa la notizia della drammatica e improvvisa scomparsa dei due militari, le rispettive comunità si sono strette attorno alle famiglie con cordoglio. Tantissimi i messaggi di vicinanza, le parole di conforto, i ricordi condivisi sui social. Perché quando si perde qualcuno che ha dedicato la propria vita al volo e alla Patria, non è solo una famiglia a piangere, ma un’intera nazione.
Maestro e allievo, uniti nel cielo e nella tragedia. Simone e Lorenzo volavano insieme quella mattina, impegnati in una delle tante missioni di addestramento che formano i piloti di domani. Il destino ha voluto che il loro ultimo volo fosse insieme, lasciando un vuoto incolmabile nei cuori di chi li conosceva e li amava.
Martedì sarà un giorno di lacrime e memoria, di silenzio e rispetto. Un giorno in cui il cielo sembrerà più vuoto, ma in cui due stelle brilleranno più forti. Perché, come si dice nel mondo dell’aviazione, un pilota non muore mai: vola solo più in alto.