Piglio ha celebrato sabato 4 ottobre 2025 un momento di grande significato istituzionale e umano: nella sala consiliare gremita di cittadini, nell’incantevole cornice della 51ª edizione della Sagra dell’Uva, si è rinnovato il gemellaggio tra la città ciociara e Primosten, splendida località della Croazia affacciata sull’Adriatico.
Il patto di amicizia tra le due comunità affonda le sue radici nel tempo: ideato dalla giunta guidata da Nazzareno Gabrieli, realizzato concretamente dalla giunta di Tommaso Cittadini e proseguito con continuità dall’amministrazione dell’attuale sindaco Mario Felli, il gemellaggio rappresenta oggi un esempio virtuoso di collaborazione internazionale tra territori diversi ma accomunati da valori condivisi.
Primosten è la città turistica croata più grande che si incontra lungo la strada costiera che collega Sibenik a Trogir ed è considerata una delle più belle località balneari dell’Adriatico. La sua conformazione geografica è unica: due verdeggianti penisole gemelle si protendono nel mare cristallino come piccole isole, unite alla costa da sottili strisce di terra. La prima penisola ospita l’antico borgo medievale, la seconda le moderne strutture alberghiere che accolgono turisti da tutta Europa.
Durante il discorso di apertura della cerimonia, il sindaco di Piglio Mario Felli ha sottolineato come questo gemellaggio, nato con finalità culturali ed economiche, sia animato da ideali di fraternità tra popoli di diverse nazionalità. Un valore che assume notevole importanza nell’attuale scenario internazionale, segnato da conflitti che coinvolgono numerosi Paesi. Le parole del primo cittadino pigliese hanno ricordato a tutti i presenti che costruire ponti tra comunità è un gesto di pace e speranza per il futuro.
Il nutrito gruppo di cittadini di Primosten, guidato dal sindaco Stipe Petrina, è stato accolto festosamente dalle autorità locali e dalla popolazione pigliese in un’atmosfera di calorosa ospitalità. La cerimonia è stata caratterizzata da reciproci scambi di doni simbolici, tra i quali spicca, per rilevanza culturale, la Collana Pilensis, opera monumentale prodotta e realizzata dallo storico locale Giorgio Alessandro Pacetti. Si tratta di un lavoro imponente: 450 pagine raccolte in dieci fascicoli che descrivono l’identità storica e culturale della città di Piglio. L’opera raccoglie le storie di personaggi rilevanti nati o vissuti a Piglio, traccia il percorso storico-culturale della città e offre una particolareggiata descrizione dei monumenti ecclesiastici e delle opere d’arte presenti sul territorio.
Al termine della cerimonia ufficiale, la delegazione croata ha potuto immergersi nelle bellezze del borgo antico di Piglio, visitando anche il suggestivo castello medievale Colonna del X secolo. La visita guidata è stata curata con passione dalla scrittrice Martina Pirosini, che ha saputo trasmettere agli ospiti la ricchezza storica e architettonica del centro storico.
L’accoglienza si è poi trasformata in una vera e propria festa popolare. Presso i locali della Sala Polivalente annessa al Centro Sociale Anziani, gli invitati hanno potuto gustare polenta e salsiccia accompagnate dai tradizionali dolci locali della tradizione pigliese. I soci del Centro si sono impegnati con viva dedizione nella preparazione e nella somministrazione delle portate, creando un’agape fraterna in cui canti e balli hanno unito pigliesi e croati in un clima di autentica convivialità.
Ma il gemellaggio non si limita alle celebrazioni ufficiali. A margine dell’incontro, le delegazioni hanno concordato di avviare un ambizioso progetto di scambio culturale tra studenti meritevoli delle due città, che avranno la reciproca possibilità di essere ospitati da famiglie residenti a Primosten e Piglio. Un’opportunità preziosa per i giovani di confrontarsi con culture e contesti diversi, arricchendo il proprio bagaglio formativo ed umano.
Inoltre, nella primavera del 2026, una delegazione pigliese sarà attesa dalla città di Primosten per definire i dettagli di soggiorni estivi e progetti di reciproca accoglienza. L’obiettivo è rinsaldare un’unione simbolica e concreta tra il mare dell’Adriatico e la montagna ciociara, tra due territori che hanno scelto di camminare insieme lungo la strada della collaborazione e dell’amicizia tra i popoli.