Una decisione che ha colto di sorpresa cittadini e amministratori: l’ambulatorio di chirurgia e il servizio ecodoppler dei vasi sanguigni sono stati interrotti improvvisamente presso il Presidio sanitario di Anagni, senza alcuna comunicazione ufficiale e senza apparenti motivazioni. La notizia, riportata dalla stampa locale in questi giorni, ha generato sconcerto e preoccupazione non solo in città, ma nell’intero comprensorio.
A sollevare con forza la questione è il Partito Democratico di Anagni, che attraverso una nota ufficiale ha denunciato i gravi disagi per i cittadini causati dalla sospensione di servizi essenziali per la salute pubblica. Si tratta di prestazioni fondamentali, utilizzate da decine di pazienti che ora si trovano costretti a rivolgersi altrove, con evidenti difficoltà organizzative ed economiche.
Il PD ha lanciato un appello urgente alla ASL e alla Regione Lazio affinché i servizi vengano ripristinati nel più breve tempo possibile, sottolineando come la chiusura improvvisa rappresenti un vulnus inaccettabile per una comunità che ha diritto a un’assistenza sanitaria adeguata e continuativa.
Ma il comunicato del Partito Democratico non si limita a una semplice richiesta di intervento. Le parole utilizzate sono nette e suonano come un atto d’accusa nei confronti della Destra al Governo regionale, guidata dal Presidente Francesco Rocca. Secondo i dem anagnini, la gestione della sanità regionale si è rivelata un fallimento, nonostante le numerose promesse fatte in campagna elettorale e ribadite nei mesi successivi. La realtà dei fatti, denunciano, è ben diversa: servizi ridotti al minimo o, come in questo caso, improvvisamente chiusi senza preavviso.
Il PD di Anagni punta il dito anche contro quella che definisce la “filiera politica” tanto decantata a livello locale dalla Destra cittadina, guidata dal Sindaco Daniele Natalia. Secondo i dem, questa presunta connessione tra amministrazione locale e governo regionale, che avrebbe dovuto garantire maggiore attenzione verso il territorio, si è rivelata inefficace di fronte alle esigenze concrete dei cittadini.
Nel comunicato si legge una critica pungente rivolta agli amministratori di maggioranza: “In altri tempi si sarebbero stracciate le vesti”, scrivono i democratici, suggerendo che oggi invece prevale un atteggiamento di silenzio e inerzia. Il riferimento è esplicito: secondo il PD, i rappresentanti della maggioranza sarebbero “troppo intenti a cercare di mantenere la poltrona e a garantirsela per il futuro”, impegnati in “staffette” politiche piuttosto che nella tutela della salute dei cittadini.
Il tono della nota è di dura contestazione politica: si parla apertamente di “tanto amore per le poltrone, poco per la salute dei cittadini”, definendo la situazione un “autentico fallimento” che i cittadini stanno pagando sulla propria pelle. Un attacco frontale che evidenzia le tensioni tra maggioranza e opposizione sul tema cruciale della sanità territoriale.
Al di là delle polemiche politiche, restano i fatti: l’ambulatorio di chirurgia e il servizio ecodoppler sono attualmente sospesi, e i cittadini di Anagni e del comprensorio si trovano privati di prestazioni sanitarie importanti. La comunità attende ora risposte concrete da parte della ASL e della Regione Lazio, nella speranza che i servizi possano essere ripristinati rapidamente e che si faccia chiarezza sulle motivazioni di questa interruzione improvvisa.