La Questura di Frosinone ha intensificato nelle ultime ore l’attività di contrasto all’immigrazione irregolare, dando esecuzione a tre importanti provvedimenti amministrativi che hanno coinvolto cittadini stranieri presenti illegalmente sul territorio nazionale o con precedenti penali. L’operazione, curata dall’Ufficio Immigrazione, si inserisce nel quadro delle attività di controllo e sicurezza del territorio provinciale.
Il primo intervento ha riguardato un cittadino albanese che si trovava ristretto presso la Casa Circondariale di Frosinone dopo essere stato condannato per reati in materia di stupefacenti. Nei suoi confronti, l’Ufficio di Sorveglianza di Frosinone ha emesso un decreto di espulsione quale misura alternativa alla detenzione, permettendo così di liberare un posto all’interno della struttura penitenziaria. Il provvedimento è stato eseguito con rapidità ed efficienza: personale specializzato dell’Ufficio Immigrazione ha accompagnato l’uomo presso l’aeroporto di Roma-Fiumicino, da dove è stato imbarcato su un volo diretto a Tirana, facendo definitivo rientro in Albania.
Diversa la situazione di un cittadino georgiano, destinatario di un decreto di espulsione firmato dal Prefetto di Frosinone. L’uomo, che aveva presentato richiesta di protezione internazionale, si è visto respingere la domanda dalla Commissione Territoriale competente, con conseguente diniego del permesso di soggiorno. A seguito del provvedimento espulsivo, il Questore di Frosinone ha adottato la misura accessoria del ritiro del passaporto, mentre al cittadino straniero è stato concesso un termine di 30 giorni per lasciare volontariamente il territorio nazionale.
Il terzo caso ha visto protagonista un altro cittadino albanese, anch’egli richiedente protezione internazionale ma gravato da precedenti penali per violazione della normativa sugli stupefacenti. Nei suoi confronti, il Questore di Frosinone ha disposto un provvedimento di trattenimento presso il Centro di Permanenza per i Rimpatri di Bari-Palese. Anche in questo caso, agenti della Polizia di Stato hanno provveduto personalmente all’accompagnamento dell’uomo presso la struttura pugliese, dove rimarrà in attesa delle procedure di rimpatrio verso il paese d’origine.
Le operazioni testimoniano l’impegno costante delle forze dell’ordine e della Questura nel garantire il rispetto della legalità e delle normative sull’immigrazione, con particolare attenzione verso coloro che, oltre a trovarsi in posizione irregolare, risultano coinvolti in attività illecite che minacciano la sicurezza pubblica e il tessuto sociale del territorio. L’azione coordinata tra Prefettura, Questura, Ufficio di Sorveglianza e Commissione Territoriale dimostra l’efficacia di un sistema integrato di controllo e gestione dei flussi migratori.
Gli interventi si collocano in un contesto più ampio di monitoraggio del territorio provinciale, dove le attività di prevenzione e repressione proseguono senza sosta per contrastare fenomeni di illegalità diffusa e garantire la sicurezza dei cittadini.