La primavera è arrivata e se n’è andata, l’estate è passata, l’autunno è ormai inoltrato, ma in Contrada Cese Bardellone, appena fuori le mura del centro storico di Sgurgola, il tempo sembra essersi fermato a prima di Pasqua. È da allora, infatti, che i lavori avviati da Acea per il rifacimento della conduttura idrica giacciono in uno stato di sospensione che sta mettendo a dura prova la pazienza e la quotidianità dei residenti della zona.
Le transenne metalliche sono ancora lì, a delimitare un’area di cantiere fantasma. Le reti di protezione arancioni sventolano al vento come bandiere di un disagio che si protrae ormai da sei mesi. Ma degli operai, nessuna traccia. Dal Comune di Sgurgola solleciti su solleciti, richieste formali, telefonate. Eppure, ad oggi, il cantiere resta congelato in un limbo burocratico che nessuno riesce a spiegare fino in fondo.
I disagi per chi vive in Contrada Cese Bardellone sono molteplici e si accumulano giorno dopo giorno. La viabilità compromessa, il disagio estetico di un cantiere abbandonato a se stesso, l’incertezza su quando i lavori riprenderanno. Ma c’è un disagio che pesa più di tutti gli altri, quello che riguarda una famiglia residente nella zona con due bambine di sette e dieci anni.
A causa dell’interruzione dei lavori e della conseguente situazione della strada, lo scuolabus comunale non può più transitare per prelevare le due piccole studentesse. I genitori, che non hanno la possibilità di accompagnarle personalmente ogni mattina, si trovano così in una condizione di grave difficoltà organizzativa che incide pesantemente sulla routine familiare e sul diritto delle bambine all’istruzione.
Una situazione che definire paradossale è persino riduttivo: un cantiere aperto per migliorare un servizio essenziale come quello idrico si è trasformato in un ostacolo insormontabile per un altro servizio altrettanto fondamentale, quello del trasporto scolastico.
Sono in molti, in paese, a non nascondere la propria frustrazione di fronte a questa impasse. L’amministrazione comunale ha fatto tutto il possibile per sollecitare Acea a completare i lavori, ma fino ad ora ogni tentativo si è infranto contro il muro del silenzio o delle risposte vaghe. Nel frattempo, i residenti di Sgurgola aspettano, tra transenne arrugginite e promesse non mantenute, che qualcuno si ricordi di loro e riporti il cantiere alla vita.
La speranza è che, prima dell’arrivo dell’inverno, la situazione possa finalmente sbloccarsi e che le due bambine possano tornare a salire sullo scuolabus come tutti i loro compagni. Ma per ora, in Contrada Cese Bardellone, l’attesa continua.