La delocalizzazione della produzione di farmaci antidiabete e antiobesità da Anagni a Madrid e l’ondata di licenziamenti alla Nova Nordisk hanno scatenato la reazione durissima delle opposizioni. Partito Democratico, Sinistra Italiana e Movimento 5 Stelle di Anagni puntano il dito contro il centrodestra, accusandolo di aver fallito su tutti i fronti nella tutela del territorio e dell’occupazione.
“Il bluff è stato smascherato”, tuonano in una nota congiunta i tre schieramenti, che denunciano come le promesse della filiera istituzionale tra governo Meloni, Regione Lazio e amministrazione comunale si siano rivelate vuote. Per la vicenda Nova Nordisk, il governo aveva addirittura schierato come commissario del maxi investimento il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca, ma i risultati, secondo le opposizioni, sono stati disastrosi.
“Insieme ai sindacati vogliamo dichiarare tutta la nostra preoccupazione per quanto sta accadendo”, prosegue la nota. La destra anagnina aveva a lungo celebrato i vantaggi di una filiera di governo coordinata, ma i fatti raccontano una storia diversa: licenziamenti già operati, altri annunciati, e una produzione che lascia il territorio ciociaro per trasferirsi nella capitale spagnola.
Ma il caso Nova Nordisk non è l’unico fronte aperto. Le opposizioni ricordano il fallimento in campo sanitario, certificato dall’Atto aziendale della Asl dove Anagni risulta esclusa da ogni potenziamento ospedaliero. “La nostra città è praticamente sparita da ogni offerta di tipo ospedaliero”, denunciano PD, Sinistra Italiana e M5S.
E poi c’è la questione della Zes, la zona economica speciale. Prima il centrodestra tiene fuori la provincia di Frosinone, poi promette di reintegrarla, infine l’accantona definitivamente. “Uno schiaffo vero e proprio per un territorio che soffre dal punto di vista economico ed occupazionale“, affermano le opposizioni, che parlano apertamente di affronto ai cittadini.
“Il tempo delle promesse è finito”, concludono Partito Democratico, Sinistra Italiana e Movimento 5 Stelle. “Il fallimento sul nostro territorio è evidente. Nessun beneficio dal trio di centrodestra Meloni-Rocca-Natalia per Anagni. Siamo convinti che i cittadini stanno aprendo gli occhi e che questo affronto non lo perdoneranno a una classe dirigente che ha miseramente fallito”.