Un grave caso di violenza sessuale si è verificato ieri l’altro – 14 ottobre 2025 – a piazza Sandro Pertini, nel centro del capoluogo. L’episodio che ha avuto come protagonistra suo malgrado una giovane donna ha visto la vittima avvicinata e palpeggiata da un uomo che, subito dopo l’aggressione, si è dato alla fuga tra le vie della città.
La macchina della sicurezza si è messa immediatamente in moto. La chiamata d’emergenza ha fatto scattare un dispositivo di ricerca capillare che ha coinvolto tutte le autopattuglie presenti sul territorio, comprese quelle dell’Arma dei Carabinieri. Un lavoro di squadra che ha dato i suoi frutti in tempi record.
La Polizia di Stato, con un intervento tempestivo ed efficace, è riuscita a rintracciare e bloccare il presunto autore della violenza in via Bellini, a pochi minuti dal reato. L’uomo, un 39enne di nazionalità marocchina, è stato fermato da un equipaggio di Volante che non gli ha lasciato scampo.
Ma il peggio doveva ancora venire. Il sospettato, in evidente stato di alterazione psicofisica, ha reagito con violenza al tentativo di fermo. Nel disperato tentativo di sfuggire alla cattura, ha colpito con calci e pugni gli agenti operanti, che hanno riportato lesioni. I sanitari del nosocomio locale hanno successivamente accertato che l’uomo era positivo all’assunzione di sostanze psicotrope, elemento che potrebbe aver contribuito alla sua condotta aggressiva.
Le indagini immediate condotte dagli investigatori hanno permesso di raccogliere elementi probatori decisivi. Gli indizi raccolti hanno portato all’accertamento della responsabilità dell’arrestato non solo per il reato di violenza sessuale, ma anche per violenza, resistenza e lesioni a Pubblico Ufficiale.
Al termine delle formalità di rito, il 39enne è stato associato alla Casa Circondariale di Frosinone, dove rimane a disposizione della Procura della Repubblica locale che coordinerà le indagini e valuterà la sua posizione processuale.
L’episodio testimonia ancora una volta l’importanza della tempestività d’intervento delle forze dell’ordine e della collaborazione tra i diversi corpi presenti sul territorio. La rapida risposta alla chiamata d’emergenza ha impedito che l’aggressore potesse dileguarsi e compiere ulteriori atti criminosi, garantendo giustizia alla vittima e sicurezza ai cittadini.