Una giornata di mobilitazione che segna un punto di svolta per il settore dell’igiene ambientale in provincia di Frosinone. Lo sciopero proclamato dalla FIT CISL ha registrato un’adesione media dell’80% in tutte le aziende del territorio, un dato che fotografa con chiarezza lo stato di disagio e la determinazione dei lavoratori del comparto.
La segreteria provinciale della FIT CISL di Frosinone, guidata da Roberto Calcagni, ha espresso grande soddisfazione per l’esito della protesta, definendola «una risposta corale e compatta a una situazione contrattuale insostenibile». Al centro delle rivendicazioni il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto ormai da tempo, e la richiesta di migliori condizioni salariali e maggiori tutele sulla sicurezza nei luoghi di lavoro.
Nel corso della mattinata, le strade e i piazzali antistanti le sedi delle principali aziende del settore ambientale si sono animate con presìdi e assemblee. Delegati e rappresentanti sindacali hanno incontrato centinaia di operatori ecologici, raccogliendo testimonianze dirette di chi ogni giorno garantisce un servizio essenziale alla comunità. In diversi comuni della provincia si sono registrati rallentamenti o sospensioni temporanee dei servizi di raccolta e spazzamento, segno tangibile della compattezza dell’azione di protesta.
«Non è uno sciopero contro i cittadini», ha tenuto a precisare la FIT CISL, sottolineando come la mobilitazione rappresenti invece «un passo necessario per ottenere dignità professionale e un riconoscimento concreto del valore sociale del lavoro svolto quotidianamente dagli operatori ecologici». Tra le priorità indicate dal sindacato figurano adeguamenti salariali, investimenti in sicurezza e formazione, elementi ritenuti imprescindibili per un settore spesso trascurato nonostante la sua centralità.
La segreteria provinciale guidata da Calcagni ha confermato la disponibilità al confronto con le controparti, ma ha posto un paletto chiaro: serve «un impegno serio e concreto per chiudere la vertenza in tempi rapidi». L’avvertimento è stato altrettanto netto: nei prossimi giorni saranno valutate ulteriori iniziative di protesta qualora non dovessero arrivare risposte soddisfacenti sul rinnovo contrattuale.
Lo sciopero di oggi rappresenta dunque un segnale forte, un richiamo alle istituzioni e alle aziende del settore affinché non venga sottovalutata la voce di chi, tra cassonetti, camion e strade, garantisce ogni giorno la pulizia e il decoro urbano della provincia di Frosinone.