Mezzo secolo di cultura, letteratura e passione per le parole. Il Premio Letterario Val di Comino celebra la sua cinquantesima edizione con una cerimonia che si preannuncia ricca di emozioni e prestigio. Domenica 26 ottobre, alle ore 18.00, il Teatro Comunale di Alvito aprirà le porte per onorare i vincitori di uno dei più importanti riconoscimenti letterari italiani, secondo solo allo Strega per longevità nel panorama laziale.
Fondato nel 1976 dallo scrittore Gerardo Vacana, il Premio ha attraversato quasi cinquant’anni di storia culturale italiana senza mai fermarsi. Nemmeno la pandemia è riuscita a spezzare questa tradizione: il Covid-19 non ha impedito lo svolgimento della manifestazione, che ha continuato a celebrare la letteratura anche nei momenti più difficili. Oggi è ancora Vacana, affiancato dal figlio Luigi e dagli organizzatori del Centro Studi Letterari Val di Comino, a custodire e portare avanti questo evento di grandissimo spessore culturale.
I vincitori dell’edizione 2025 rappresentano l’eccellenza nei loro rispettivi campi. Per la Poesia, tre i riconoscimenti assegnati: Maria Benedetta Cerro riceve il premio per l’insieme della sua opera, mentre Alessandrina De Rubeis viene premiata con il volume La neve e il mandarino (Edizioni EVA, Venafro). Un premio speciale In memoriam va ad Amerigo Iannacone per il testo Ruit Hora (Edizioni EVA, Venafro).
La Saggistica Letteraria premia Tommaso Di Brango con Scritture dell’incompiuto. Saggi e recensioni (Mondostudio Edizioni, Cassino), mentre per la Saggistica Storica il riconoscimento va ad Aldo Cazzullo per il suo Mussolini il capobanda (Mondadori, Milano), un’opera che continua a far discutere e riflettere sul Novecento italiano. La Storia Locale celebra invece Rosanna Tempesta con San Donato Val di Comino dal Regno borbonico allo Stato unitario (Arte Stampa Editore, Roccasecca).
Il mondo dell’informazione viene onorato con due premi per il Giornalismo: Fabrizio Casinelli, Direttore Comunicazione Rai, e Francesca Spaziani Testa di Rai Sport per il Giornalismo Televisivo. Ma è il premio alla carriera per il Teatro a portare con sé un carico di nostalgia e commozione: Eleonora Brown, indimenticabile Rosetta ne La Ciociara di Vittorio De Sica, la bambina che recitò accanto a Sophia Loren in quella pellicola pluripremiata, ispirata al romanzo di Alberto Moravia, che valse un Oscar e conquistò il cuore del pubblico di tutto il mondo.
La giuria del Premio, presieduta da Giovanna Ioli e composta da Marcello Carlino e Maddalena Vacana, ha compiuto le sue scelte con la consapevolezza di un albo d’oro glorioso che include nomi come Mario Luzi, Andrea Zanzotto, Edoardo Sanguineti, Tonino Guerra, Claudio Magris, Alberto Bevilacqua, Edith Bruck, ma anche giornalisti del calibro di Chiocci, Martinelli, Molinari e attori come Giancarlo Giannini, Giorgio Albertazzi, Michele Placido, Giuliana De Sio e Lina Sastri.
La serata non sarà solo parole e riconoscimenti. Come da tradizione, Dionisio Paglia proporrà un recital dalle pagine dei vincitori, mentre la musica renderà ancora più solenne l’atmosfera grazie al concerto d’onore con le voci di Stella Alonzi (soprano) e Mauro De Santis (tenore), accompagnati al pianoforte da Giacomo Cellucci.
Alvito e la Val di Comino sono pronte a festeggiare. Cinquant’anni di letteratura, cultura e passione attendono solo il sipario che si alza per dare il via a una celebrazione che onora il passato e guarda al futuro.