di Giorgio Stirpe
Ha combattuto fino alla fine il Frosinone, ha messo in campo tutto quello che aveva ma, questa volta, non è bastato per avere la meglio dell’avversario. Contro il Monza è arrivata la prima sconfitta stagionale in casa, la seconda consecutiva in campionato e la sensazione che quando si alza il livello tecnico dell’avversario, il Frosinone faccia fatica. Le attenuanti ci sono, a cominciare dagli infortuni: tanti, troppi!
C’è un gruppo nutrito di calciatori che sono in infermeria, questo non consente ad Alvini di poter attingere a piene mani nella rosa, fare le giuste rotazioni e avere da spendere tutte le carte che gli sono state messe a disposizione in estate.
Sulle fondamenta della squadra, la difesa, il tecnico canarino, almeno in questo momento, è straconvinto e non ha voluto cambiare neanche stavolta. Così, davanti al portiere dell’Under 21 Palmisani, hanno agito Monterisi e Calvani in posizione centrale, A. Oyono e Bracaglia sulle corsie.
Anche su chi ha il compito di proteggere e fare schermo davanti alla retroguardia, i due mediani Koutsoupias e Calò, il tecnico giallazzurro non ha mai avuto dubbi sin dal suo arrivo.
E’ in avanti che gli uomini stanno ruotando di più e anche contro il Monza ci sono state novità, una in questo caso, con Grosso schierato al posto dell’infortunato dell’ultima ora Kone, alle spalle di Raimondo, assieme a Ghedjemis e Masciangelo che, come da caratteristiche hanno agito sugli esterni.
L’inizio di gara è stato caratterizzato da tante pause e un gioco fin troppo spezzettato per via di una serie di piccoli infortuni. Questo non ha permesso alla partita di decollare perché nessuna delle due squadre è riuscita a trovare continuità di espressione.
Gli ospiti hanno forse fatto vedere qualcosa in più andando alla conclusione in maniera pericolosa in almeno tre circostanze con Keita, Colpani e Birindelli (fermato da un doppio ottimo intervento di Palmisani) mentre i giallazzurri sono riusciti a costruire una sola chance con Ghedjemis.
In generale si è trattato della prima volta, in stagione, che il Frosinone non è riuscito ad essere dominante, nei primi 45’, davanti al proprio pubblico. Non c’è da sorprendersi però, vista la caratura tecnica del Monza, allenato dell’ex Paolo Bianco, che dispone di una delle rose più qualitative dell’intera Serie B.
La dimostrazione pratica è arrivata al 39’ quando il tap-in vincente di Keità, sul palo colpito da Azzi, ha sbloccato il match dello Stirpe. Non riuscendo mai a servire il pallone a Raimondo che ha sofferto (e non poteva essere altrimenti), in mezzo ai tre centrali brianzoli, i giallazzurri hanno utilizzato soprattutto le giocate dei trequartisti esterni per scardinare la difesa avversaria.
E l’inizio della ripresa è stato promettente. Alvini ha ritrovato anche Kvernadze, entrato al 57’ in luogo di Masciangelo, puntando sulla voglia del georgiano di riemergere dopo il rosso (rimediato contro il Cesena) e la conseguente partita da squalificato (a Venezia) che hanno un parzialmente macchiato il suo inizio di stagione positivo.
Vista la poca incisività in attacco, Alvini ha provato anche a cambiare l’assetto tattico, schierando i due attaccanti, mettendo uno di fianco all’altro Zilli (entrato al posto di Raimondo) e Vergani.
I giallazzurri sono così passato ad un offensivo 4-2-4 che, inevitabilmente, ha lasciato il fianco ai contropiedi del Monza, uno in particolare molto pericoloso al 76’ che ha esaltato le qualità di Palmisani (grande parata su Petagna), portiere che anche in questa partita si è confermato di sicura affidabilità e che contenderà il posto da titolare a Sherri, tornato a disposizione e già in panchina in questa gara.
La voglia di recuperare il punteggio ha creato un po’ di confusione nel Frosinone che si è sfilacciato nel finale di partita anche per l’assetto 3-4-1-2 che Alvini ha provato. Perdendo le distanze tra i reparti i giallazzurri hanno lasciato il contropiede ai brianzoli ma, al 96’, ha avuto quella più clamorosa con Zilli che ha colpito il palo in piena area di rigore.
LE PAROLE DEL TECNICO DEL FROSINONE MASSIMILIANO ALVINI
“Nel percorso che dobbiamo fare è migliorare la gestione in certi momenti della partita. La squadra ha fatto una prestazione di cuore, non abbiamo fatto un buon possesso palla e siamo stati poco profondi in attacco, questo il difetto avuto oggi, per il resto, l’impegno e la voglia, non ho nulla da recriminare e rimproverare ai miei ragazzi. Oggi non abbiamo fatto una prestazione negativa, forse avremmo meritato anche di portare a casa un punto. Il Monza è una squadra forte, ce la siamo giocata, abbiamo dimostrato di esserci, all’altezza della situazione contro una compagine costruita per vincere il campionato. Occorre migliorare nel percorso e avere anche un po’ di fortuna. E’ vero che abbiamo tanti infortunati ma chi sta giocando mi sta dando grosse soddisfazione”.
LE PAROLE DEL TECNICO DEL MONZA PAOLO BIANCO
“Siamo stati folli, non possiamo chiudere questa partita con un solo gol di scarto e alla fine abbiamo rischiato la beffa, salvati dal palo. Sono felice ma arrabbiato perché non è possibile che le qualità che abbiamo non vengano sfruttate al meglio. I nostri attaccanti per caratteristiche hanno sicuramente le potenzialità per fare più gol. E’ giusto non prenderli ma bisogna farne di più. Contro il Frosinone abbiamo fatto bene nelle due circostanze che lo abbiamo affrontato, non perdeva da tanto in casa, la partita è stata preparata con concentrazione, ho avuto il vantaggio di conoscere qualche calciatore essendo stato io lo scorso anno su questa panchina”.