All’alba di oggi, la provincia di Frosinone si è svegliata con il rumore delle manette che si chiudevano sui polsi di spacciatori che per mesi avevano trasformato le strade di alcuni Comuni del comprensorio in vere e proprie piazze di spaccio. I Carabinieri del Comando Compagnia di Frosinone e del Comando Compagnia di Alatri hanno dato esecuzione a un’ordinanza applicativa di misure cautelari emessa dall’Ufficio GIP del Tribunale di Frosinone, su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di cinque persone ritenute responsabili di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
L’operazione ha interessato diverse località: Frosinone, Patrica, Ferentino, Alatri e Ceccano, dove si erano ramificate le attività illecite di questo gruppo criminale. Tre indagati sono finiti in carcere con l’applicazione della custodia cautelare, mentre altri due sono stati sottoposti rispettivamente agli arresti domiciliari, al divieto di dimora nel comune di residenza e all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria.
Il provvedimento restrittivo odierno rappresenta l’epilogo di un’indagine meticolosa condotta tra l’agosto 2024 e il giugno 2025 dai Nuclei Operativi delle Compagnie Carabinieri di Alatri e Frosinone. Gli investigatori hanno utilizzato strumentazione tecnica all’avanguardia, affiancata da servizi di osservazione, pedinamento e riscontri sul campo, che hanno permesso di documentare un quadro complessivo delle attività di spaccio di diverse tipologie di stupefacenti in vari comuni della provincia, grazie alla disponibilità di numerosi mezzi e ingenti risorse finanziarie.
L’inchiesta è partita dal monitoraggio di un’abitazione situata al piano terra di un condominio di Alatri, dove era stato segnalato un anomalo via vai di persone a tutte le ore. Quello che inizialmente appariva come un sospetto si è presto trasformato in certezza: quell’appartamento era diventato un punto di riferimento per gli acquirenti di droga. I successivi approfondimenti hanno permesso agli investigatori di risalire la filiera fino alla fonte principale di rifornimento: un soggetto italiano residente a Patrica, dalla cui villa partivano le forniture destinate a diverse piazze di spaccio.
Da Patrica, lo stupefacente prendeva molteplici direzioni, alimentando una rete capillare che aveva ramificazioni ad Alatri, Frosinone, Ferentino e Ceccano. Particolarmente organizzata risultava la piazza di Ceccano, gestita da una donna che aveva strutturato l’attività con modalità quasi imprenditoriali, predisponendo persino un servizio di consegne a domicilio per i propri “clienti”, una sorta di delivery della droga che rendeva ancora più insidiosa e pervasiva l’attività illecita.

Nei dieci mesi di indagine, i Carabinieri hanno documentato oltre cento episodi di spaccio, un numero impressionante che testimonia la dimensione del fenomeno. Durante le operazioni, cinque soggetti sono stati arrestati in flagranza di reato per detenzione ai fini di spaccio, mentre sette persone sono state segnalate come consumatrici alla Prefettura di Frosinone. Il bilancio dei sequestri è consistente: circa un chilo tra cocaina, crack, hashish e marijuana, oltre a 8.000 euro in contanti, provento dell’attività illecita.
Ma non è tutto. Nella villa del fornitore di Patrica, considerato la mente dell’organizzazione, gli investigatori hanno scoperto anche un revolver calibro 38 special, detenuto illegalmente, insieme a ventuno cartucce di vario calibro, elementi che aggiungono un ulteriore livello di pericolosità al quadro criminale emerso.
L’operazione di oggi ha spalancato le porte del carcere per il fornitore di Patrica e per la spacciatrice di Ceccano, mentre il gestore della piazza di Alatri è stato sottoposto agli arresti domiciliari. Le due misure non custodiali sono state invece disposte per i referenti delle attività illecite su Ceccano e Ferentino.
Le perquisizioni odierne hanno riservato un’ulteriore sorpresa: nell’abitazione del soggetto residente a Ferentino sono stati rinvenuti 800 grammi di hashish e 100 grammi di cocaina, che hanno portato al suo arresto in flagranza di reato per detenzione illecita di sostanze stupefacenti. Nelle altre abitazioni controllate sono stati scoperti ulteriori quantitativi di crack e un’agenda contenente appunti ora al vaglio degli inquirenti, che potrebbero aprire nuovi scenari investigativi.




