di Giorgio Stirpe
Escono via dallo stadio Marassi con il rammarico di chi è cosciente di aver perso un’occasione. I giallazzurri hanno dominato per 70’ la Sampdoria ma si sono dovuti accontentare solo di un pareggio (1-1).
L’aspetto positivo del sabato ligure è l’aver rivisto il Frosinone dominante di qualche settimana fa, quello capace di imporre il proprio gioco, di affrontare la sfida con sfrontatezza e mettere alle corde l’avversario con la sua manovra avvolgente.
La serie infinita di infortuni ha condizionato le scelte di Alvini anche per questa trasferta. In difesa, il tecnico giallazzurro, ha dovuto fare a meno di Monterisi, al cui posto è stato schierato Jacopo Gelli in coppia con Calvani, affiancati sugli esterni da A. Oyono e Bracaglia, davanti al portiere Palmisani.
A centrocampo, al fianco degli indiscussi titolari Calò e Koutsoupias, la scelta è ricaduta su Cichella che si è sdoppiato tra mediana e trequarti a sostegno del riferimento centrale Zilli, preferito a Raimondo.
A completare l’attacco Ghedjemis e Kvernadze sulle corsie laterali, con il georgiano tornato titolare dopo alcune settimane.
I ciociari, accompagnati al Marassi da oltre 180 tifosi, hanno da subito impostato la partita aggredendo fin calcio d’inizio gli avversari, come spesso accaduto in questa prima parte della stagione. I giallazzurri hanno fatto valere il maggior tasso tecnico e la freschezza atletica superiore, per mettere alle corde una Sampdoria, apparsa in difficoltà, già dalle prime battute di gioco, per merito del centrocampo del Frosinone che ha saputo dettare i tempi della manovra, alternando possesso palla con verticalizzazioni improvvise.
La mancanza di punti di riferimento ha mandato in tilt i blucerchiati che hanno subìto le incursioni di giallazzurri che arrivavano da ogni zona del campo.
A parte l’occasione, enorme, concessa a Coda, la squadra di Alvini ha macinato e ci ha messo anche fin troppo a sbloccare la gara. La rete del meritatissimo vantaggio è infatti arrivata soltanto al 39’ grazie all’imperioso stacco di testa di Zilli che ha bruciato l’intera retroguardia avversaria sull’angolo battuto da Calò.
Prima di questa circostanza c’erano stati i tentativi di Kvernadze e lo stesso Calò e la clamorosa traversa colpita da Bracaglia.
L’indirizzo della partita è stato lo stesso anche ad inizio ripresa, con il Frosinone che ha continuato a tenere le redini del match in mano al cospetto di una Sampdoria ancora impaurita nonostante la spinta di un pubblico numeroso (ben 20.932 gli abbonamenti sottoscritti) e fin troppo comprensivo con il gruppo guidato dal neo allenatore Gregucci.
I ragazzi di Alvini hanno avuto però il demerito di non rendere più cospicuo il vantaggio per mettere al sicuro il risultato e anzi smarrirsi negli ultimi 20’ di partita lasciando, all’avversario, l’ossigeno per continuare a stare a galla. Come spesso insegna il calcio, quando si sbaglia troppo, poi si subisce.
Una legge che al 70’ è stata ancora una volta applicata ed ha consentito alla Sampdoria di rinascere dal nulla e trovare il pari con il suo bomber Coda, immortale centravanti che sta facendo la storia nel campionato di Serie B.
Un peccato perché da quel momento i ciociari hanno visto scemare di minuto in minuto il proprio furore agonistico, rischiando, addirittura, di andare sotto nel punteggio per mano di Marvin Cuni, che ha sfiorato la rete dell’ex.
Ora, e per fortuna, non c’è troppo tempo per rammaricarsi perché la Serie B torna subito in campo per il turno infrasettimanale che vedrà il Frosinone impegnato in casa contro l’Entella martedì prossimo alle ore 20.30.




