Il Tufano Calcio torna a ruggire davanti al proprio pubblico e lo fa nel modo più emozionante possibile: ribaltando il risultato per ben due volte e conquistando tre punti pesantissimi contro un Atletico Collepardo coriaceo e mai domo. Una gara spettacolare, piena di capovolgimenti di fronte e di emozioni fino al triplice fischio. Protagonista assoluto, Paravani, autore di una doppietta e trascinatore instancabile di un gruppo che ha dimostrato di avere anima e personalità da vendere.
L’inizio è di marca ospite: l’Atletico Collepardo parte meglio e al 13’ sfiora il vantaggio con Ricciotti, che si presenta a tu per tu con Petrucci ma spreca clamorosamente calciando alto al lato. Il Tufano fatica inizialmente a trovare ritmo e spazi, ma cresce col passare dei minuti e prova a rispondere con le iniziative di Cellitti, ma è ancora l’Atletico a rendersi pericoloso su calcio piazzato. Al 35’, infatti, arriva il vantaggio ospite: Del Vescovo si incarica di una punizione dai venticinque metri — decretata tra le proteste del pubblico locale per un presunto fallo inesistente — e disegna una traiettoria perfetta che si insacca sotto l’incrocio. Nulla da fare per Petrucci, ed è 0-1.
Lo svantaggio scuote i biancoverdi, che reagiscono con rabbia e orgoglio. Al 44’, ecco la risposta: lancio millimetrico di Cellitti per Paravani, che scatta sul filo del fuorigioco, supera in dribbling il portiere e deposita in rete. È l’1-1, meritato e liberatorio, che manda le squadre negli spogliatoi in perfetta parità.
Nella ripresa, la partita si accende ancora di più. Dopo appena quattro minuti, la sfortuna si accanisce sui padroni di casa: un tiro-cross innocuo viene deviato malamente da Nunziata nella propria porta, per l’autogol che riporta avanti l’Atletico (1-2). Ma il Tufano non ci sta. Mister Imperia scuote la squadra dalla panchina, e la reazione è immediata.
Spinti dal tifo, i biancoverdi riprendono il controllo del gioco e trovano il pareggio al 57’: Finocchio mette in mezzo un cross perfetto e Paravani, con una splendida volée di destro, infila la palla sotto la traversa. È il 2-2, e lo stadio esplode di gioia: un gol da bomber vero, che riaccende la gara e infonde nuova energia ai padroni di casa.

Il Tufano ora domina, spinto dall’entusiasmo e da un centrocampo che lavora su ogni pallone: Spadorcia, Ippoliti, Cellitti e Finocchio sembrano avere energie inesauribili e recuperano palloni su ogni parte del campo. L’Atletico prova a ripartire, ma è sempre più in affanno.
Al 78’ arriva il capolavoro che decide la partita: punizione dai venti metri conquistata da Piermattei, sul pallone va Ippoliti che disegna una parabola perfetta con il destro a giro. La palla bacia il palo basso e si insacca alle spalle del portiere per il 3-2 che manda in visibilio il pubblico.
Gli ultimi dieci minuti sono di pura battaglia, con il Tufano che difende con il coltello tra i denti e l’Atletico che tenta l’assalto finale. Ma il muro biancoverde resiste: Petrucci si esalta in un paio di uscite decisive e, al triplice fischio, può esplodere la festa. Il Tufano conquista così una vittoria di peso, frutto di cuore, gioco e spirito di squadra.
Le parole del mister Federico Imperia

«Sono davvero orgoglioso dei ragazzi — commenta a fine gara Federico Imperia, allenatore della squadra —abbiamo dimostrato di avere carattere, cuore e voglia di non mollare mai. Dopo l’autogol potevamo crollare, invece abbiamo reagito da squadra vera, unita e consapevole dei propri mezzi. Questo successo è il premio per il lavoro che stiamo facendo ogni settimana. Ora dobbiamo continuare così, con umiltà ma anche con ambizione.»
Il commento del dirigente Andrea Cantagallo

«Una vittoria che vale doppio — sottolinea Cantagallo —, perché arriva dopo settimane di grande impegno e qualche episodio sfortunato. Oggi si è visto il vero spirito del Tufano Calcio: una squadra che non molla mai, che gioca per il gruppo e per i nostri colori. Complimenti a mister Imperia, allo staff e a tutti i ragazzi: il progetto cresce e questi risultati ci danno ancora più convinzione. Avanti così, con entusiasmo e compattezza.»




