di Giorgio Stirpe
Era molto importante tornare ad assaporare la vittoria da parte dei giallazzurri, non tanto per la classifica, quanto per riprendere confidenza con la gioia dei tre punti che mancava da qualche settimana e rendere giustizia alle tre partite precedenti nelle quali, la squadra di Alvini, aveva raccolto meno rispetto a quanto effettivamente avrebbe meritato sul campo.
Contro la Virtus Entella si è visto un Frosinone in versione “Matusa”, quello che nel glorioso vecchio stadio non lasciava scampo agli avversari facendo valere la propria incontestabile legge.
Il 4-0 finale con cui i ciociari si sono imposti sui liguri ha rispecchiato perfettamente quanto visto in campo.
Mister Alvini ha confermato in toto la difesa che ha affrontato la Sampdoria nel precedente turno di campionato, composta da Jacopo Gelli e Calvani al centro, A. Oyono e Bracaglia sulle fasce, a protezione del portiere Palmisani.
A centrocampo prezioso il recupero di Kone che il tecnico giallazzurro ha mandato in campo dal 1’ al fianco di Calò e Koutsoupias, stasera nelle vesti di trequartista, almeno in partenza. In attacco Raimondo, sostenuto da Ghedjemis e Kvernadze. Solo due, dunque, i cambi rispetto alla sfida di Marassi dove la squadra si era ben comportata dominando l’avversario per 70’.
I primi 20’ di gara sono stati molto divertenti perché se, da una parte, il Frosinone ha cercato sin dal fischio iniziale di prendere il comando della partita, dall’altra, i liguri, allenati da Chiappella, non si sono spaventati troppo, anzi, dopo qualche imbarazzo, hanno saputo rendersi pericolosi al pari dei ciociari, sfruttando gli spazi concessi in contropiede, con le incursioni di Bariti e la fisicità di Franzoni.
Ghedjemis e Kvernadze si sono accesi solo a tratti nella prima frazione di gioco, spesso raddoppiati dagli avversari che non hanno quasi mai permesso alle due frecce canarine di andare in velocità e creare superiorità numerica con i dribbling, marchio di fabbrica di entrambi.
Ci ha pensato il compagno della catena di destra del francese, cioè A. Oyono, a scendere sulla fascia e ad arrivare al cross basso che, al 36’, ha mandato in crisi la difesa dell’Entella, consentendo a Raimondo di depositare il pallone in rete (sulla corta respinta di Colombi) e spostare il peso della bilancia dalla parte dei giallazzurri.
E’ stato veemente l’inizio di ripresa dei padroni di casa che hanno tenuto in apnea almeno per 20’ gli avversari cingendo d’assedio l’area di rigore. La sfortuna e i pali hanno fermato Ghedjemis e Raimondo al 58’, ma la Dea Bendata ha dovuto lasciare strada a Bracaglia, un minuto dopo, quando il terzino ha punito, di testa il portiere ligure Colombi, timbrando il meritato secondo gol della serata frusinate.
I giallazzurri hanno avuto il merito di continuare a macinare gioco per mandare al tappeto un avversario apparso sì suonato come un pugile in difficoltà, ma deciso comunque a non gettare la spugna.
Le due reti in successione di Zilli al 77’ e di Koutsoupias al 80’, hanno definitivamente messo all’angolo la squadra di mister Chiappella che ha dovuto alzare bandiera bianca.
Una vittoria che fa risalire i canarini in classifica e offre grande fiducia per la partita di sabato prossimo sul campo della Carrarese.




