Non si ferma l’attività di controllo della Polizia di Stato sul territorio della provincia di Frosinone, dove l’attenzione delle forze dell’ordine rimane alta sui veicoli adibiti al trasporto di passeggeri e merci. In questo particolare periodo dell’anno, l’occhio vigile degli agenti si concentra soprattutto sui mezzi che trasportano prodotti vitivinicoli, in piena stagione di commercializzazione.
Nel pomeriggio di ieri, il casello autostradale di Ferentino si è trasformato in un vero e proprio presidio di legalità. La Sezione Polizia Stradale di Frosinone ha coordinato un imponente dispositivo interforze che ha visto la partecipazione del Comando Carabinieri – Stazione Nucleo Forestale di Anagni, della Polizia Provinciale di Frosinone e della Polizia Locale di Ferentino. A supportare l’operazione, anche l’esperienza specialistica del Servizio di Prevenzione e Sicurezza degli ambienti di lavoro della ASL di Frosinone.
Il bilancio dell’operazione parla chiaro: molteplici controlli effettuati su autovetture e mezzi commerciali che hanno portato alla luce un quadro preoccupante di violazioni normative. Le verifiche hanno interessato diversi aspetti della circolazione stradale e del trasporto di materiali, con particolare attenzione alla sicurezza e al rispetto delle normative ambientali.
Le sanzioni amministrative contestate sono state numerose e riguardano sia violazioni del Codice della Strada che del Codice Ambientale, in particolare per quanto concerne il trasporto di rifiuti. Un doppio binario di controlli che ha permesso di intercettare irregolarità spesso sottovalutate ma potenzialmente pericolose.
Tra le infrazioni più frequentemente riscontrate dagli agenti figurano il mancato uso delle cinture di sicurezza, una violazione ancora troppo diffusa nonostante le campagne di sensibilizzazione. Sotto la lente anche il rispetto dei tempi di guida e di riposo, fondamentali per garantire la sicurezza stradale ed evitare incidenti causati da stanchezza e sonnolenza al volante. Particolare attenzione è stata riservata all’inosservanza delle norme di sicurezza per il trasporto di merci pericolose, regolamentato dall’ADR (Accordo europeo relativo ai trasporti internazionali di merci pericolose su strada).
Ma il dato più allarmante emerso dai controlli riguarda il trasporto illegale di amianto. Durante l’attività di verifica, gli agenti hanno scoperto che quattro persone stavano movimentando amianto senza il prescritto formulario identificativo, un documento obbligatorio per legge che garantisce la tracciabilità di questo materiale altamente pericoloso per la salute umana. I quattro sono stati immediatamente denunciati all’Autorità Giudiziaria competente per questa grave violazione delle normative sulla sicurezza e sulla tutela ambientale.
L’amianto, infatti, è classificato come materiale cancerogeno e la sua movimentazione richiede procedure rigorose, autorizzazioni specifiche e la massima attenzione nella gestione. Il trasporto senza la documentazione prevista configura un reato che mette a rischio non solo i lavoratori coinvolti, ma anche la popolazione e l’ambiente circostante.




