Nel cuore storico di Oud-Rijswijk, a pochi chilometri da L’Aia, una storia italiana di passione e tradizione ha trovato casa. Melissa Lolli, ventinovenne originaria di Serrone, ha realizzato il sogno che coltivava da bambina: aprire un ristorante italiano tutto suo, portando i profumi e i sapori della sua terra natale nella tranquilla cittadina olandese.
Il locale si chiama Luisa Pastabar, un nome che racchiude in sé tutto l’amore e il rispetto per le radici familiari. È un tributo alla nonna novantunenne di Melissa, che anni fa, insieme al marito, aprì un hotel-ristorante a Serrone, piccolo Comune in provincia di Frosinone, gettando le basi di quella che sarebbe diventata una vera dinastia della ristorazione.
“Vengo da una vera famiglia di ristoratori e sono la terza generazione“, racconta Melissa con l’orgoglio di chi porta avanti un’eredità preziosa. E in questa continuità generazionale si nasconde il segreto del suo successo: ogni piatto che esce dalla cucina del Luisa Pastabar segue ricette di famiglia tramandate dal nonno, autentici tesori di sapienza culinaria che attraversano il tempo.
Melissa è personalmente ai fornelli, dove la sua passione si trasforma quotidianamente in piatti che sanno di casa e memoria. “Il mio amore per il cibo non nasce da un libro di cucina, ma dalla mia infanzia, sopra il ristorante di mio padre in Italia,” confessa con nostalgia.
I ricordi della bambina che viveva letteralmente sopra il ristorante paterno sono ancora vividi. “aiutavo a servire, mangiavo in cucina e ogni sabato preparavo la mia pizza. Era la mia piccola tradizione. Il ristorante mi faceva sentire a casa,” ricorda sorridendo. È proprio quel senso di calore e appartenenza che desidera ricreare per i suoi ospiti: “Voglio offrire i veri sapori italiani e la nostra autentica ospitalità.”
Il viaggio di Melissa verso la realizzazione del suo sogno è iniziato otto anni fa, quando ha lasciato il suo paese vicino a Roma per trasferirsi nei Paesi Bassi. “Quando sono arrivata qui, avevo bisogno di un lavoro. Ho pensato: un ristorante italiano è un buon punto di partenza,” spiega con pragmatismo.
Dopo anni di esperienza nelle cucine de L’Aia, è diventata chef al Bistro Le Petit Chef di Rijswijk, perfezionando le sue competenze. “Ho iniziato come aiuto cuoco e ho scoperto che mi piaceva davvero. Poi ho frequentato l’Accademia di Ristorazione per continuare a formarmi,” racconta del suo percorso professionale.

Ma la nostalgia per l’Italia, per quei profumi inconfondibili e per il calore della cucina di famiglia non l’ha mai abbandonata. “Mi mancavano quei profumi, quel calore. È per questo che volevo aprire il mio ristorante,” spiega Melissa. E l’atmosfera del locale lo testimonia: indicando le lampade sopra i tavoli, sorride con emozione. “Erano nel ristorante di mio nonno.”
Per lei la cucina è molto più di una professione, è una forma d’arte e di espressione personale. “La cucina è il mio rifugio. Tutti siamo un po’ artisti — la mia arte è il cibo. È così che mostro chi sono,” confida con sincerità.
E quando le si chiede quale sia il suo piatto del cuore, la risposta arriva immediata e appassionata: “La pasta, assolutamente. Soprattutto il sugo. Il sugo è la base di tutto. Se è buono, lo senti in ogni boccone. È qualcosa che ti scalda il cuore e ti tocca l’anima.”
Una filosofia culinaria semplice ma profonda, che racchiude l’essenza della cucina italiana tradizionale: ingredienti genuini, ricette autentiche e quel pizzico di amore che trasforma ogni piatto in un abbraccio. Dal cuore della provincia di Frosinone al cuore dell’Olanda, Melissa Lolli continua a scrivere la storia della sua famiglia, un piatto alla volta.




