“Capii che l’amore è tutto!” è il titolo della prima lettera pastorale che monsignor Santo Marcianò ha scritto da arcivescovo delle due diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino e Anagni-Alatri, unite in persona episcopi e a lui affidate dal primo luglio scorso. Un documento che rappresenta il primo passo di un percorso di dialogo e ascolto con le comunità del territorio.

La lettera si inserisce nel solco di quel confronto diretto che l’arcivescovo ha avviato fin dal suo arrivo, come egli stesso racconta nell’introduzione: «Sto inconcrando tanti volti, sto incrociando tanti sguardi, sto ascoltando tante storie, sto imparando tanto dalla storia della nostra terra e della nostra Chiesa». Parole che testimoniano un approccio attento e partecipativo, orientato all’ascolto delle persone e delle loro esperienze.
Un tema centrale della lettera è l’unità delle due Chiese locali, che monsignor Marcianò definisce «il filo conduttore del mio ministero tra voi». Un’unità che, sottolinea, può essere costruita «solo con voi, grazie a voi, per voi». Un concetto che l’arcivescovo ha voluto sintetizzare con una parola chiave: amore. Proprio questo principio ha caratterizzato le due omelie di inizio ministero, che vengono riproposte nella prima parte della lettera pastorale.
Nella seconda parte del documento, monsignor Marcianò offre spunti di riflessione e pone interrogativi pensati per stimolare un confronto sia personale che comunitario, in attesa del Documento dei Vescovi che seguirà il Sinodo. Anche in questo caso, il filo conduttore rimane quello dell’amore, inteso come dimensione che racchiude tutte le vocazioni e rappresenta l’essenza stessa dell’impegno nella comunità.
Il titolo della lettera è tratto da un passo delle “Opere” di Santa Teresa di Gesù Bambino, quasi a voler indicare, come scrive l’arcivescovo, «la chiave per l’inizio del nostro cammino». Da questa ispirazione, Marcianò declina il suo messaggio attraverso diversi temi: una rivoluzione personale attraverso l’ora della fedeltà; una rivoluzione relazionale con l’ora della responsabilità; una rivoluzione sociale che chiama l’ora della verità; una rivoluzione ecclesiale che richiede l’ora dell’umiltà; e infine un moto di rivoluzione che passa attraverso l’ora della preghiera.
Sono concetti che invitano a una riflessione profonda sul ruolo dell’individuo all’interno della comunità, sulla capacità di assumersi responsabilità collettive e sulla necessità di costruire legami autentici basati sulla verità e sull’umiltà. Un messaggio che va oltre i confini delle diocesi e si rivolge a chiunque voglia interrogarsi sul proprio rapporto con gli altri e con il territorio.
La lettera pastorale di monsignor Santo Marcianò rappresenta dunque un punto di partenza per un dialogo aperto e inclusivo, che mira a rafforzare il senso di appartenenza e a costruire una comunità più coesa e solidale nelle province di Frosinone e Latina.




