L’8 novembre 2025, alle ore 18:00, la Sala della Ragione di Anagni ospiterà un evento cinematografico di grande rilievo: la proiezione di Le Vie dell’Acqua, il film che ha già fatto parlare di sé alla 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Si tratta di un appuntamento imperdibile per gli amanti del cinema e della cultura, reso ancora più significativo dal fatto che rappresenta il debutto assoluto dell’opera non solo ad Anagni, ma nell’intera provincia di Frosinone e regione Lazio.

Le Vie dell’Acqua è un progetto che porta con orgoglio la firma della Growing Production, casa di produzione di Frosinone fondata da Benedetto Orestini, anagnino doc, e Corrado Tatangelo. L’opera ha conquistato il prestigioso palcoscenico veneziano nella sezione Venice Production Bridge, confermando la qualità e l’originalità del cinema prodotto nel territorio ciociaro.
La proiezione, organizzata in collaborazione con MadeInTerraneo APS, sarà preceduta da una tavola rotonda che promette di arricchire l’esperienza del pubblico. A dialogare con gli spettatori ci saranno il regista Fabio Masi, i produttori Benedetto Orestini e Corrado Tatangelo, la Prof.ssa Stefania Gialdroni dell’Università di Padova e il compositore Valerio Di Maggio, anch’egli orgogliosamente anagnino, autore delle suggestive musiche originali del film.
Un film che nasce dalla ricerca universitaria
Quello che rende Le Vie dell’Acqua un progetto davvero unico è la sua genesi. Il film è nato infatti dall’Università Degli Studi di Padova nell’ambito del progetto MICOLL (Migrating Commercial Law and Language), ideato dalla Prof.ssa Stefania Gialdroni e finanziato dall’European Research Council (ERC). Un’origine accademica che ha dato vita a un’opera capace di fondere con maestria ricerca storica e narrazione contemporanea.
La trama segue le vicende di un gruppo di studenti dell’ultimo anno di liceo impegnati in un progetto scolastico che, quasi per magia, si trasforma in un viaggio di scoperta personale e collettiva. Ambientato tra le affascinanti cornici di Padova e Venezia, il film accompagna i protagonisti tra lezioni, prove teatrali e rivelazioni storiche, in un intreccio emozionante che intreccia cultura, sentimenti e riflessioni sull’identità.
Temi attuali raccontati con autenticità
Con delicatezza e profonda verità, Le Vie dell’Acqua affronta questioni fortemente attuali che parlano direttamente al cuore delle nuove generazioni. Il rapporto dei giovani con la tecnologia, l’uso consapevole dei social media come strumenti didattici, l’amicizia, il primo amore, i conflitti familiari e la ricerca di sé in un mondo iperconnesso: sono questi i temi che emergono con naturalezza dalla narrazione.
La scelta del regista Fabio Masi di mettere in scena ragazzi di oggi, con i loro volti, i loro linguaggi e i loro conflitti reali, crea un’immediata empatia con il pubblico giovane, rendendo il film uno strumento originale ed efficace di divulgazione scientifica. Un modo vivo, emozionale e diretto per avvicinare le nuove generazioni alla storia e alla cultura.
Un progetto che valorizza i talenti locali
Il film ha ottenuto il patrocinio del Comune di Padova, del Comune di Venezia e di Assonautica Nazionale, con il supporto della Veneto Film Commission e della Venice Film Commission. Le riprese sono state realizzate non solo tra Padova e Venezia, ma anche nel Lazio, precisamente nei comuni di Frosinone, Fiuggi e Veroli.
Ospitare ad Anagni un’opera che ha visto il coinvolgimento di diversi talenti della provincia ciociara rappresenta una straordinaria opportunità di valorizzare il lavoro degli operatori del mondo culturale che si stanno distinguendo a livello nazionale. Un motivo di orgoglio per l’intera comunità.
Il cast e la crew
Accanto a un gruppo di giovanissimi e promettenti interpreti, il film vede la partecipazione straordinaria di Pino Strabioli. Tra i protagonisti spiccano Ariele Vincenti nel ruolo di Luca, Matteo Curseri nel ruolo di Giulio, Alessio Casarin nel ruolo di Andrea e Rebecca Gazzola nel ruolo di Elena.
Dietro la macchina da presa, una crew di talento: regia, soggetto e sceneggiatura firmati da Fabio Masi, direzione della fotografia di Corrado Tatangelo, montaggio di Benedetto Orestini, le già citate musiche originali di Valerio Di Maggio e il suono curato da Marco Miele. L’organizzazione generale è stata affidata a Michele Caschera.
L’ingresso all’evento è gratuito e libero fino ad esaurimento posti. Un’occasione da non perdere per immergersi in una storia che parla di giovani, cultura e identità, e per sostenere il cinema di qualità prodotto nel nostro territorio.




