Ferentino – Nessuna multa contro chi dona cibo ai cani randagi. A fare chiarezza è il Comune di Ferentino, che interviene per sgomberare il campo da fraintendimenti su una notizia circolata nei giorni scorsi e rivelatasi parziale e fuorviante. La sanzione amministrativa al centro della vicenda non è stata infatti comminata dall’amministrazione comunale, ma dal Servizio Veterinario dell’ASL di Frosinone – Area Nord, in seguito a una segnalazione dei Carabinieri.
Il Comune è entrato in gioco solo successivamente, nella fase di ingiunzione e riscossione prevista dalla Legge n. 689/1981: un passaggio tecnico e obbligatorio, non una scelta discrezionale dell’ente locale. Una precisazione necessaria per evitare che l’immagine di una città attenta al benessere animale venisse distorta da interpretazioni superficiali.

Federica Mastrangeli, consigliera delegata al benessere animale, ha voluto spiegare nel dettaglio la vicenda: «È fondamentale che i cittadini comprendano che il Comune non ha punito un gesto di affetto verso gli animali, ma ha applicato una norma regionale che tutela sia gli animali sia la salute pubblica. Chi accudisce in modo continuativo un cane randagio ne diventa di fatto responsabile, ed è tenuto a iscriverlo all’anagrafe canina e a farlo microchippare. Si tratta di una misura sanitaria, non punitiva».
La normativa richiamata è la Legge Regionale Lazio n. 34/1997, pensata proprio per contrastare l’abbandono e il randagismo, fenomeni che rappresentano una criticità non solo etica, ma anche igienico-sanitaria. Il microchip diventa così uno strumento di civiltà e responsabilità, capace di identificare l’animale, prevenirne l’abbandono e assicurare un adeguato controllo veterinario. «È una tutela, non un ostacolo», sottolinea la consigliera Mastrangeli.
L’Amministrazione comunale di Ferentino non si limita a richiamare le norme, ma promuove attivamente la regolarizzazione dei cani attraverso un servizio gratuito di microchippatura, organizzato periodicamente in collaborazione con il Servizio Veterinario dell’ASL. Un’iniziativa concreta per sostenere i cittadini più sensibili e responsabili, evitando sanzioni e semplificando gli adempimenti burocratici.
«Ferentino è una città amica degli animali e chi si prende cura di loro è un alleato dell’amministrazione», prosegue Mastrangeli. «Tuttavia, per tutelare davvero i nostri amici a quattro zampe è indispensabile il rispetto delle regole: solo così possiamo garantire sicurezza, salute e benessere per tutti».
Il messaggio del Comune è chiaro: la sanzione non è stata una scelta dell’ente locale, ma una conseguenza dell’applicazione della legge regionale da parte dell’ASL. L’obbligo di microchip previsto per legge mira a contrastare il randagismo e la microchippatura gratuita offerta dal Comune serve proprio a evitare difficoltà economiche ai cittadini più fragili.
«Comprendiamo la sensibilità e la buona fede di chi si prende cura degli animali», conclude la consigliera, «ma la conoscenza e il rispetto delle norme sono la condizione per costruire una vera cultura del benessere animale».




