Un trionfo di pubblico e partecipazione quello registrato sabato 8 novembre alla Sala della Ragione di Anagni, dove il film “Le Vie Dell’Acqua” ha fatto il suo debutto assoluto nel Lazio dopo la prestigiosa presentazione alla 82ª Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia. Un evento che ha segnato il tutto esaurito, confermando il grande interesse culturale della città verso il cinema di qualità.
L’opera, di produzione locale, ha saputo conquistare il cuore degli anagnini, trasformando la serata in un momento di autentica condivisione culturale. L’incontro, organizzato in collaborazione con MadeInTerraneo APS, ha visto la partecipazione dell’intero cast e crew del film, accolti da una platea gremita e visibilmente emozionata.
Il momento della presentazione è stato arricchito dai contributi diretti dei protagonisti del progetto, che hanno condiviso con il pubblico il percorso creativo e produttivo dell’opera. I produttori Benedetto Orestini e Corrado Tatangelo della Growing Production di Frosinone hanno raccontato la genesi del progetto, svelando i retroscena di un’avventura cinematografica nata sul territorio della provincia di Frosinone con l’ambizione di raggiungere palcoscenici internazionali.
Il regista Fabio Masi ha emozionato la platea condividendo la sua esperienza sul processo creativo e sulla bellezza di lavorare con persone giovani, competenti ed entusiaste, sottolineando come il talento emergente sia stato il motore pulsante di questa produzione. Un aspetto, questo, che ha reso “Le Vie Dell’Acqua” un esempio virtuoso di come il cinema possa diventare strumento di formazione e crescita per le nuove generazioni.
La Prof.ssa Stefania Gialdroni dell’Università di Padova, ideatrice del progetto MICOLL (finanziato da ERC), ha illustrato il rilevante progetto pedagogico e formativo che sta alla base del film, evidenziando come l’opera riesca a coniugare ricerca storica e fiction contemporanea in un equilibrio narrativo coinvolgente. Un lavoro che affonda le radici nella storia ma parla al presente, toccando temi universali come l’amicizia, la ricerca di sé e il rapporto con la tecnologia.
Particolarmente toccante è stato l’intervento del compositore anagnino Valerio Di Maggio, che ha spiegato il suo approccio alla creazione delle musiche originali, capaci di accompagnare e amplificare le emozioni della narrazione. Un talento locale che ha contribuito a impreziosire un’opera di respiro nazionale.
L’emozione è cresciuta dopo la proiezione, quando la sala si è trasformata in un luogo di dialogo intenso e coinvolgente tra pubblico, cast e crew. Le numerose domande dei presenti hanno testimoniato il desiderio di approfondire le tematiche trattate nel film e di comprendere meglio il processo che ha portato alla realizzazione dell’opera.
L’atmosfera della serata è stata pervasa da grande entusiasmo e soddisfazione. “Le Vie Dell’Acqua” è stato apprezzato per la sua capacità di affrontare temi giovanili attuali, dal rapporto complesso con la tecnologia all’importanza dell’amicizia, fondendoli con un solido approfondimento storico che ne arricchisce la narrazione e la profondità.
La grande partecipazione e l’attenzione dimostrata dalla platea, sin dalla presentazione fino al dialogo finale, hanno confermato la riuscita dell’evento oltre ogni aspettativa. Un momento unico per Anagni, che ha valorizzato il lavoro di talenti locali come Benedetto Orestini e Valerio Di Maggio, ribadendo il successo di un’opera capace di unire la potenza dell’amicizia e del teatro alla grandezza della storia e della cultura.
Il debutto laziale di “Le Vie Dell’Acqua” si conferma così non solo un successo di pubblico, ma anche una testimonianza della vitalità culturale del territorio ciociaro, capace di produrre opere di rilevanza nazionale e di conquistare i palcoscenici più prestigiosi del panorama cinematografico italiano.




