Un evento di rilevanza scientifica
Il patrimonio diffuso al centro del dibattito
Anagni si prepara ad accogliere un appuntamento di grande rilevanza culturale e scientifica. Dal 5 al 7 dicembre 2025, Palazzo Bacchetti – la Casa della Cultura e dei Giovani in Piazza Massimo D’Azeglio – ospiterà il convegno di studi dedicato ai centri storici minori del Lazio meridionale, con particolare attenzione a tre realtà territoriali di straordinario valore: Zagarolo, Vico nel Lazio e Marànola. L’iniziativa è promossa e organizzata dall’Istituto di Storia e di Arte del Lazio Meridionale, con il contributo della Direzione Generale Educazione, Ricerca e Istituti Culturali del Ministero della Cultura, avvalendosi – inoltre – dei patrocini del Dipartimento di Storia, Disegno e Restauro dell’architettura dell’Università “Sapienza” di Roma e della Società Romana di Storia Patria ETS.
Hanno, inoltre, manifestato la propria adesione al convegno la Soprintendenza archeologica, Belle arti e Paesaggio per le province di Frosinone e Latina, il Centro studi internazionale “Giuseppe Ermini” e il Comune di Anagni.
Un patrimonio da riscoprire
L’importanza degli insediamenti storici “minori”
L’evento scientifico, curato dalla ricercatrice Flavia Colonna, si propone di accendere i riflettori su quei numerosi insediamenti storici del basso Lazio che, pur essendo definiti “minori”, custodiscono testimonianze architettoniche, artistiche e storico-antropologiche di straordinaria rilevanza. Come sottolineato nel documento di presentazione, la conoscenza approfondita di questi luoghi rappresenta non solo un presupposto fondamentale per garantire una corretta azione di tutela del patrimonio, ma costituisce anche la base per elaborare strategie mirate di valorizzazione culturale e sviluppo sostenibile che le amministrazioni locali possono e devono implementare.
Questi centri storici rappresentano un patrimonio diffuso e stratificato nel tempo, capace di raccontare l’identità complessa del territorio attraverso le sue architetture, le tradizioni, i sistemi insediativi e produttivi, i linguaggi artistici locali e i rituali sociali. In un’epoca in cui i flussi turistici tendono a concentrarsi prevalentemente nelle grandi città d’arte o nei poli già consolidati, diventa strategico proporre un nuovo modello di fruizione culturale basato sulla riscoperta dell’Italia cosiddetta “minore”, che tanto minore non è sia in termini di valore che di significato.
Tre realtà a confronto
Nord, centro e sud del Lazio meridionale
La scelta dei tre centri storici oggetto del convegno vuole essere rappresentativa di tre diverse realtà territoriali situate rispettivamente a nord, centro e sud del territorio compreso nel Lazio meridionale. Ognuna di queste località esprime peculiarità culturali, storiche, urbanistiche, architettoniche e artistiche che riflettono il legame profondo con il territorio ed è contraddistinta da un proprio patrimonio materiale e immateriale.
Zagarolo, con il suo impianto urbanistico allungato su un crinale tufaceo, presenta un rilevante patrimonio rinascimentale e barocco, esempio di sviluppo urbano legato a dinamiche signorili e alla presenza di importanti famiglie nobiliari. Vico nel Lazio, inserito nell’ambiente naturalistico dei Monti Ernici, conserva un tessuto medievale straordinariamente integro, espressione di una storia difensiva che ne ha modellato il volto nel corso dei secoli. Marànola, affacciata sul Golfo di Gaeta e immersa in un suggestivo contesto paesaggistico, unisce alla stratificazione storica romana e medievale una vivace tradizione musicale e religiosa ancora oggi fortemente sentita dalla comunità.
Il programma delle tre giornate
Sessioni di studio e interventi specialistici
Il convegno si articolerà in tre intense giornate di lavori, ciascuna dedicata a uno dei centri storici in esame. Venerdì 5 dicembre sarà la volta di Zagarolo, con interventi che spazieranno dagli insediamenti rurali alle trasformazioni urbane, dall’architettura della maniera al soggiorno di Caravaggio nel 1606, fino all’analisi delle chiese e degli inventari tra Seicento e Settecento.
Sabato 6 dicembre i riflettori si sposteranno su Vico nel Lazio, con relazioni dedicate alla questione dell’incastellamento nell’area ernica, alle trasformazioni del patrimonio costruito tra medioevo e contemporaneità, al patrimonio artistico delle chiese locali e alla straordinaria Madonna lignea conservata nel borgo.
La domenica 7 dicembre sarà interamente dedicata a Marànola, con un focus sull’incastellamento e i caratteri costruttivi della zona, sull’evoluzione urbanistica e architettonica del castello, sulla chiesa di San Luca, sulle tradizioni religiose e musicali, fino all’analisi dell’economia rurale del territorio.
Un confronto interdisciplinare
Obiettivi e prospettive future
Ogni giornata sarà caratterizzata da due sessioni di lavoro, una mattutina con inizio alle ore 9.30 e una pomeridiana dalle ore 15.00, moderate da esperti del settore tra cui Maurizio Caperna, Gabriele Quaranta, Lorenzo Riccardi, Federico Marazzi e Salvatore Ciccone. Il Consiglio Scientifico del convegno è composto da Maurizio Caperna, Flavia Colonna, Gioacchino Giammaria e Lorenzo Riccardi.
L’analisi comparativa di questi tre contesti permetterà non solo di evidenziare le specificità locali, ma anche di individuare elementi comuni che possono costituire la base per progettualità condivise, reti culturali territoriali e modelli di sviluppo replicabili. Il convegno si propone dunque come momento di confronto interdisciplinare tra studiosi, architetti, storici dell’arte, restauratori e professionisti, con l’obiettivo di generare nuove visioni e strumenti operativi finalizzati alla salvaguardia e valorizzazione di un patrimonio destinato altrimenti a disperdersi nel tempo.
Per informazioni è possibile contattare l’I.S.A.L.M. presso il Convitto nazionale Regina Margherita di Anagni in Piazza Ruggero Bonghi n°8, al numero di telefono +39 320 9431776, oppure via email all’indirizzo isalm@isalm.it o consultando il sito internet www.isalm.it.
A questo link è possibile scaricare il programma in formato .pdf




