Il Teatro Comunale di Veroli si prepara ad accogliere sabato 22 novembre alle ore 18:00 un evento artistico di rara intensità: Anelito, la performance artistico-poetica firmata da Emanuela Cadrini e Carlo Delli Colli. L’appuntamento, che gode del patrocinio del Comune di Veroli, rappresenta una tappa significativa di un percorso artistico che sta attraversando con successo il territorio ciociaro.

La peculiarità di questo spettacolo risiede nella sua natura ibrida e multisensoriale: Emanuela Cadrini, autrice dei testi poetici, si esprime sul palco attraverso una performance che fonde pittura, gestualità e sinestesia, mentre Carlo Delli Colli dà voce e corpo alle parole scritte con una interpretazione attoriale che rifugge gli schemi tradizionali del teatro. Ma ciò che rende davvero unica questa creazione è il suo carattere evolutivo: Anelito si è arricchito e trasformato attraverso le undici repliche precedenti, assorbendo ogni volta memoria, suggestioni ed energie dei luoghi che lo hanno accolto.
“È un’operazione in continuo divenire come l’esperienza umana”, spiega Emanuela Cadrini, artista da sempre impegnata nell’arte relazionale con particolare sensibilità verso la dimensione sociologica delle arti. Questa visione dinamica dell’opera d’arte trova perfetta corrispondenza nella modalità di rappresentazione scelta dai due artisti.
Il progetto vanta già un curriculum prestigioso nella provincia di Frosinone: Anelito è stato infatti rappresentato in otto diverse città ciociare, calcando palcoscenici e spazi suggestivi quanto differenti tra loro. Dalla Villa Comunale di Frosinone al suggestivo cortile del Palazzo Giorgi Roffi Isabelli di Ferentino, dal maestoso Castello Colonna di Piglio al Museo Preistorico di Pofi, passando per il Palazzo Bacchetti – Casa della Cultura di Anagni, il Teatro dell’Accademia di Belle Arti di Frosinone, la terrazza del Palazzo Munari – Palazzo Comunale di Frosinone, il Teatro Stabile Comunale di Isola del Liri fino agli Horti di Porta Paldi a Cassino.

“Ogni messa in scena di Anelito non è una replica come si intenderebbe nel teatro tradizionale, ma una esperienza immersiva in emozioni che la singolarità del momento genera”, sottolinea Carlo Delli Colli. Un approccio che ribalta le convenzioni sceniche classiche: i testi vengono infatti interpretati senza un “sottotesto” codificato, generando una profondità espressiva inedita che raggiunge il suo culmine nei momenti di improvvisazione e nella riproposizione casuale di frammenti delle scritture poetiche.
Il viaggio di Anelito prende le mosse dalla fenomenologia delle emozioni, dispiegandole e giustapponendole nella narrazione poetica. La meta ultima è il mare, inteso come origine e ritorno ciclico. Nel mezzo si dipanano i grandi temi dell’esistenza: l’amore, la vita, la consapevolezza, resi attraverso frammenti coagulati come materia pittorica o come scritti esistenziali che evocano l’eco di canzoni che avremmo voluto ascoltare.
L’appuntamento verolano rappresenta dunque una occasione preziosa per il pubblico della città ernica di immergersi in una forma d’arte contemporanea che sfida le categorizzazioni, fondendo poesia, teatro e arti visive in un unicum espressivo che si rinnova a ogni rappresentazione. Un’esperienza che promette di lasciare il segno nella memoria emotiva di chi vi parteciperà, come già accaduto nei tanti luoghi che hanno ospitato questo progetto artistico in continua metamorfosi.




