Dal ripopolamento della barriera corallina nelle acque cristalline delle Maldive all’accesso garantito all’acqua potabile per migliaia di studenti in Tanzania, dalla valorizzazione dell’arte tradizionale sarda fino alle soluzioni di energia verde sulle vette della Valle d’Aosta. Sono questi i quattro progetti d’eccellenza che hanno ricevuto gli ambiti riconoscimenti “Ecoluxury” in occasione dell’Ecoluxury Fair 2025, la fiera internazionale dedicata al turismo sostenibile di alta gamma che sta ridefinendo i confini del lusso contemporaneo.
L’ottava edizione della manifestazione si è svolta a Roma il 13 e 14 novembre presso lo Spazio Field di Palazzo Brancaccio, riunendo i più autorevoli operatori del settore, imprenditori visionari e travel experts per due intense giornate di incontri, dibattiti e confronti sulle nuove sfide che attendono la Travel Industry e il mondo dell’Hospitality.
I prestigiosi riconoscimenti sono stati attribuiti a strutture partner della collection Ecoluxury Retreats of the World, realtà d’eccellenza perfettamente allineate con i principi cardine dell’Ecoluxury Fair: riqualificazione di antichi patrimoni, soluzioni innovative per il rispetto dell’ambiente, sostegno concreto alle popolazioni locali nelle aree più povere del pianeta, recupero e protezione della fauna selvatica nel cuore dell’Africa. Categorie che ruotano tutte attorno ai concetti di sostenibilità, salvaguardia ambientale e innovazione.
“Il turismo di lusso ha la responsabilità di interrogarsi sulle nuove frontiere della sostenibilità e dell’innovazione”, sottolinea con convinzione Enrico Ducrot, Ceo di Ecoluxury e Viaggi dell’Elefante. “Per rispondere sempre più concretamente alle esigenze di un mercato consapevole e responsabile. Il mondo si evolve a ritmo rapido e incalzante e anche la Travel Industry e l’Hospitality devono sapere stare al passo. Se il lusso tradizionale resta al palo sul tema della sostenibilità rischia di uscire dal mercato di alta gamma”.
Il messaggio è chiaro e inequivocabile: il modello Ecoluxury dimostra che è possibile utilizzare il turismo di alta gamma come laboratorio e come ingente finanziatore della complessa e onerosa transizione verso la piena sostenibilità e l’autonomia delle comunità locali. Un contributo imprescindibile richiesto dal mercato che le istituzioni e l’offerta non possono più permettersi di sottovalutare.
“Sono molto felice di attribuire il nostro riconoscimento a quattro progetti d’eccellenza”, continua Ducrot, “che si sono distinti in modo particolare negli ambiti al centro dell’Ecoluxury Fair. Un premio per chi ha lavorato con sacrificio nel raggiungimento di questi risultati, uno stimolo per chi si sta impegnando nella stessa direzione”.
La categoria “Cultural Heritage”, dedicata ai progetti che restituiscono una seconda vita al patrimonio culturale tangibile e intangibile di un territorio, ha visto trionfare il Su Gologone Experience Hotel di Oliena, nel cuore della Barbagia sarda. La struttura rappresenta un’autentica immersione nell’arte e nella cultura dell’isola, con le sue 68 camere e suite che costituiscono vere e proprie esperienze di ospitalità sarda d’eccellenza.
L’hotel è impreziosito dall’originalità artistica di Giovanna Palimodde, figlia di Peppeddu, fondatore del ristorante storico. Le camere offrono un’esperienza unica perché vengono ridecorate ogni anno, alternandosi in un susseguirsi di ambienti interni ed esterni che sorprendono costantemente gli ospiti. La struttura ospita inoltre le sei Botteghe dell’Arte, autentici laboratori di design, ceramica, pittura e ricamo situati nelle antiche scuderie della proprietà, dove si tengono corsi e si possono acquistare le creazioni dello “Su Gologone Style”. Gli ospiti hanno a disposizione corsi di cucina, percorsi artistici ed escursioni per scoprire le meraviglie naturali e culturali più autentiche del territorio barbaricino.
Nella categoria “Biosphere Conservation”, che valorizza le azioni mirate alla protezione degli ambienti a rischio, si è distinto il COMO Cocoa Island, un’isola privata di candida sabbia bianca situata nell’atollo sud di Malè, che offre 33 ville affacciate sulle acque turchesi dell’Oceano Indiano. Le strutture sono ispirate al design curvilineo dei tradizionali “dhoni”, le caratteristiche imbarcazioni maldiviane, e caratterizzate da suggestivi tetti in kajan.
Per il COMO Cocoa la sostenibilità ambientale, culturale e sociale rappresenta una pratica quotidiana che rispecchia i valori della famiglia proprietaria. Il resort collabora attivamente con il Maldives Marine Research Centre per monitorare mante e tartarughe marine e analizzare la presenza di detriti nell’oceano. Il fiore all’occhiello è il programma di ripopolamento della barriera corallina, che offre agli ospiti la possibilità di partecipare attivamente come sponsor e seguire i progressi del progetto online. Al centro dell’esperienza si trova il centro benessere COMO Shambhala Retreat, un’oasi che combina trattamenti spa d’eccezione a una cucina bilanciata realizzata con ingredienti organici, arricchita da aromi pensati per rigenerare corpo e spirito.
Per la categoria “Local Social Development”, che include i progetti capaci di migliorare le condizioni socio-economiche delle comunità ospitanti e massimizzare gli effetti positivi del turismo, è stato premiato il progetto dell’A&K Sanctuary Swala Camp che, attraverso un programma specifico, promuove l’accesso all’acqua potabile per gli studenti in Tanzania. Il progetto distribuisce filtri alle scuole in un territorio dove l’acqua potabile rappresenta una risorsa estremamente limitata. Ad oggi, oltre 18mila studenti hanno beneficiato concretamente dell’intervento.
Il Sanctuary Swala Camp è un esclusivo safari lodge immerso in una foresta di acacie ai margini della savana nel sud-ovest del Parco Nazionale Tarangire, uno dei più affascinanti della Tanzania. In questo luogo straordinario l’esperienza del safari si snoda tra imponenti alberi di baobab, branchi di elefanti e stormi di uccelli in volo. Costruito secondo i più alti standard ecologici, il campo dispone di 12 tende di lusso affacciate su una pozza d’acqua dove elefanti, leoni e leopardi si abbeverano all’alba e al tramonto. Gli interni, arredati con materiali tradizionali, combinano eleganza e autenticità in perfetta sintonia con l’ambiente circostante.
Infine, la categoria “Green Solution”, dedicata ai progetti innovativi che utilizzano tecnologie e materiali a basso impatto ambientale, ha premiato l’Hermitage Hotel & SPA di Cervinia, in Valle d’Aosta, meta ideale per gli appassionati di sci essendo letteralmente circondato dalle piste. La struttura è interamente costruita in legno e pietra, proprio come un autentico chalet alpino, rispettando fedelmente lo stile tradizionale della montagna.
Per ridurre il proprio impatto ambientale, l’hotel ha introdotto numerose buone pratiche nella gestione quotidiana che riguardano il consumo energetico, il risparmio idrico, l’utilizzo di prodotti biodegradabili e l’ottimizzazione della raccolta differenziata. La struttura offre 28 camere e 11 suite, ciascuna contraddistinta dall’unicità della propria tipologia e custodendo al proprio interno un omaggio all’artigianato locale: mobili in legno realizzati a mano, tessuti e decorazioni d’epoca. Molte camere offrono spettacolari viste panoramiche sulle montagne circostanti.




