È un addio che commuove e sorprende quello riservato a Alice ed Ellen Kessler, le indimenticabili gemelle Kessler, scomparse a 89 anni nella loro abitazione di Grünwald, vicino Monaco di Baviera. La notizia della loro morte, avvenuta nello stesso giorno, ha scosso il mondo dello spettacolo e il pubblico che per oltre mezzo secolo le ha amate e celebrate.
Secondo quanto riferito, la polizia bavarese è intervenuta nella loro casa per effettuare i consueti accertamenti dovuti a un decesso, senza però rendere note ulteriori informazioni sulle circostanze. L’elemento che ha colpito maggiormente l’opinione pubblica è proprio la simultaneità della loro scomparsa: una fine che riflette, in modo struggente, il legame indissolubile che ha caratterizzato l’intera loro esistenza.
Nate il 20 agosto 1936 a Nerchau, in Sassonia, Alice ed Ellen Kessler si formarono fin da bambine nella danza, per poi conquistare palcoscenici di tutta Europa e degli Stati Uniti. Con eleganza, grazia e una presenza scenica impeccabile, divennero protagoniste assolute del varietà tra gli anni Cinquanta e Sessanta, entrando nell’immaginario collettivo come simboli di raffinatezza e spettacolo.
Le due artiste non erano soltanto soubrette: erano interpreti complete, capaci di danzare, cantare, recitare e imporsi con una naturalezza che ha segnato generazioni di spettatori. Nel corso della loro lunghissima carriera sono state premiate più volte da istituzioni culturali sia in Germania sia in Italia, dove hanno goduto di un seguito particolarmente affettuoso.
Il loro legame, però, non si limitava al lavoro. Avevano più volte dichiarato di aver predisposto nel testamento la volontà di riposare in un’unica urna, le loro ceneri mescolate insieme a quelle della madre e del loro adorato barboncino Yello. Una scelta che racconta la profondità di un rapporto unico, simmetrico, quasi speculare, costruito su una complicità che nessuna distanza aveva mai scalfito.
Negli ultimi anni si erano ritirate dalla scena, senza però rinunciare del tutto a apparizioni pubbliche che testimoniavano la loro vitalità e la loro eleganza, ancora perfettamente intatte. La loro morte, in un giorno che resterà impresso nella memoria collettiva, sembra chiudere un cerchio perfetto: due vite condivise dall’inizio alla fine, sempre all’unisono.
Il mondo dello spettacolo saluta oggi due icone che hanno incarnato un’idea di intrattenimento raffinato e internazionale. La loro storia, insieme alla loro ultima scelta, resterà un simbolo di unione e di bellezza senza tempo.




