La tensione è salita alle stelle all’interno del Comune di Anagni, dove tutto il personale ha proclamato all’unanimità lo stato di agitazione. La decisione, maturata nel corso di un’assemblea straordinaria tenutasi martedì 18 novembre 2025 presso la Sala MAE di Piazza Guglielmo Marconi, rappresenta il culmine di un disagio che si trascina da tempo e che ora non può più essere ignorato.
A convocare i dipendenti sono state le sigle sindacali FP CGIL Frosinone–Latina e UIL FPL Frosinone, che hanno denunciato un “quadro d’insieme ormai divenuto insostenibile”. Secondo le organizzazioni sindacali, la situazione attuale mette a rischio non soltanto i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori, ma anche il corretto funzionamento dell’intero Ente.
Le ragioni della protesta affondano le radici in una serie di criticità strutturali che si sono accumulate nel tempo. In primis, il nodo relativo al Fondo Risorse Decentrate, strumento indispensabile per garantire il salario accessorio ai dipendenti. Secondo quanto evidenziato dai sindacati, vi sarebbero gravi ritardi e anomalie sia nella quantificazione che nella ripartizione di questo fondo, con conseguenze dirette sulle buste paga.
Non meno urgente è la richiesta di incremento del Fondo per il 2025, attraverso l’applicazione delle nuove opportunità previste dal Decreto P.A.. L’obiettivo è garantire adeguata copertura finanziaria per gli istituti contrattuali, per le Progressioni Economiche Orizzontali e per la produttività complessiva del personale, voci fondamentali per il riconoscimento professionale ed economico dei dipendenti.
Altra questione spinosa riguarda il trattamento economico disparitario riservato agli agenti della Polizia Locale. In particolare, si chiede l’applicazione del corretto riconoscimento per i festivi infrasettimanali, così come l’adeguamento alle recenti pronunce della Corte di Cassazione in materia di pagamento del salario accessorio durante i periodi di ferie, diritto che deve essere esteso a tutti i dipendenti comunali senza distinzioni.
Infine, emerge forte la richiesta di maggiore trasparenza amministrativa. I lavoratori pretendono infatti una comunicazione più chiara e tempestiva sui provvedimenti che incidono direttamente sul Fondo delle risorse decentrate e, più in generale, sulla gestione delle risorse economiche destinate al personale.
Di fronte a questa situazione, i dipendenti hanno espresso senza mezzi termini la “necessità di un cambio di passo immediato” da parte dell’Amministrazione Comunale. Raccolto il mandato dell’assemblea, FP CGIL Frosinone–Latina e UIL FPL Frosinone hanno quindi formalizzato l’avvio della procedura di stato di agitazione, trasmettendo tutta la documentazione necessaria alle sedi istituzionali competenti. La comunicazione è stata inviata anche a Sua Eccellenza il Prefetto di Frosinone, affinché vengano attivati i percorsi previsti per la conciliazione.
Nonostante la fermezza della protesta, le organizzazioni sindacali hanno ribadito la piena disponibilità al dialogo e al confronto. Tuttavia, le condizioni sono chiare: servono atti concreti, tempi certi e risposte definite su tutte le questioni sollevate. Solo così sarà possibile sbloccare la situazione e restituire serenità ai lavoratori.
Ma la vicenda ha anche un risvolto interno al fronte sindacale. La CISL FP Frosinone, che rappresenta la sigla maggiormente rappresentativa all’interno dell’Ente, ha infatti appreso con stupore della proclamazione dello stato di agitazione, decisione presa senza alcun preventivo coinvolgimento della federazione. In una nota ufficiale, la CISL FP ha sottolineato come sarebbe stato auspicabile un confronto unitario e una condivisione preventiva delle valutazioni, nell’interesse esclusivo del personale comunale.
Pur prendendo le distanze dalle modalità con cui è stata assunta la decisione, la CISL FP Frosinone ha comunque confermato la propria disponibilità a confrontarsi nel merito delle questioni sollevate. I temi sul tavolo – dalla gestione del Fondo Risorse Decentrate alle progressioni economiche, dalle esigenze della Polizia Locale all’applicazione delle pronunce giurisprudenziali – sono infatti problematiche comuni non solo al Comune di Anagni, ma a numerosi enti del territorio e coinvolgono l’insieme dei lavoratori del pubblico impiego locale.
La federazione ha quindi ribadito la volontà di partecipare attivamente a ogni tavolo di confronto che l’Amministrazione vorrà convocare, con spirito costruttivo e con l’obiettivo di garantire risposte concrete, tempestive e sostenibili. La CISL FP Frosinone ha concluso riaffermando il proprio impegno a operare con senso di responsabilità, mantenendo al centro il benessere lavorativo e la valorizzazione del personale del Comune di Anagni.
Ora la palla passa all’Amministrazione Comunale, chiamata a dimostrare con i fatti la volontà di risolvere una crisi che rischia di paralizzare la macchina amministrativa e di compromettere ulteriormente il clima lavorativo all’interno dell’Ente.




