Un appuntamento con la grande letteratura e il teatro d’autore attende il pubblico di Anagni. Sabato 22 novembre, alle ore 18:30, Casa Barnekow in via Vittorio Emanuele 83 ospiterà una produzione di rara intensità: “Il dolore” di Marguerite Duras, nell’adattamento curato da Medusa Teatro con la regia di Ivano Capocciama.

Sul palco, l’attrice Giulia Germani darà voce e corpo a uno dei testi più strazianti della letteratura del Novecento, un diario intimo che racconta l’attesa straziante di una donna per il ritorno del marito deportato in un campo di concentramento nazista. Un’opera che la stessa Duras pubblicò nel 1985 con il titolo originale “La Douleur”, preceduta da una dichiarazione che suona come un enigma: “Non ricordo di averlo scritto”.
La vicenda affonda le radici nella biografia dell’autrice francese. Dopo che i nazisti avevano strappato alla sua vita Robert Antelme, suo marito, Marguerite si era ritrovata trasformata in quella che lei stessa definì “una bestia da attesa”: vigile ai colpi di telefono, assetata di notizie, consumata dalla speranza e dalla paura. In quei giorni sospesi tra l’angoscia e la disperazione, aveva redatto con una calligrafia minuta e straordinariamente regolare il diario della sua personale tortura, un documento di rara potenza emotiva.
L’adattamento proposto da Medusa Teatro rispetta il testo originale in ogni sua sfumatura, restituendogli quella nuda verità che lo ha reso immortale. Come uno spazio bianco che attende di essere riempito, il dolore sulla scena ha bisogno di essere arredato: la scenografia riproduce fedelmente il salotto di una donna che aspetta, un ambiente domestico che diventa gabbia e rifugio al tempo stesso.
Ma è nella regia che emerge tutta la forza dirompente dell’opera. Capocciama, affiancato dall’assistente alla regia Daniela Lombardi, sceglie un approccio sfacciatamente melodrammatico, che insieme alla convulsa partitura interpretativa dell’attrice risulta fedele solo a ciò che davvero conta: quel “disordine formidabile del pensiero e del sentimento” di fronte al quale, come scriveva la stessa autrice, non si può che “vergognarsi della letteratura”.
Ed è proprio in questo paradosso che risiede la grandezza dello spettacolo: raccontare attraverso il teatro ciò che le parole faticano a contenere, dare forma scenica a un tormento che trascende ogni artificio narrativo. La performance di Giulia Germani promette di essere un viaggio nell’abisso dell’animo umano, quando l’amore e la perdita si fondono in un’unica, lacerante esperienza.
L’evento rappresenta un’occasione preziosa per il territorio, portando nella suggestiva cornice di Casa Barnekow una produzione di livello che fa dialogare la grande letteratura europea con il linguaggio teatrale contemporaneo. Un appuntamento imperdibile per chi ama il teatro d’autore e desidera confrontarsi con le grandi domande dell’esistenza.
Per informazioni e prenotazioni è possibile contattare il numero 3288350889. Gli organizzatori consigliano di prenotare con anticipo, vista la capienza limitata dello spazio che garantirà al pubblico un’esperienza intima e coinvolgente, a stretto contatto con l’interprete e la potenza del testo.




