Una giornata intensa quella di ieri per la Polizia di Stato della provincia di Frosinone, impegnata in tre distinte operazioni che hanno interessato Cassino, Frosinone e Sora. Gli agenti hanno portato a termine controlli antidroga, sventato una truffa ai danni di un esercizio commerciale e dato esecuzione a un ordine di carcerazione, dimostrando ancora una volta la capillare presenza sul territorio per garantire la sicurezza dei cittadini.
A Cassino continuano senza sosta i controlli della Polizia di Stato volti al contrasto dello spaccio e all’utilizzo di sostanze stupefacenti. Nella mattinata di ieri, il bilancio delle operazioni si è arricchito di un nuovo sequestro che ha visto protagonista un giovane già noto alle forze dell’ordine. Gli agenti hanno contestato una violazione amministrativa a un 19enne sorpreso in possesso di droga destinata all’uso personale.
Una pattuglia delle Volanti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Cassino, impegnata nell’ordinaria attività di controllo del territorio, intorno alle ore 17.00 transitava in via Cimarosa nei pressi di un supermercato quando gli operatori hanno notato un ragazzo, già conosciuto per aver commesso reati legati alla criminalità urbana e per consumo di sostanze stupefacenti. L’esperienza degli agenti ha fatto scattare immediatamente il campanello d’allarme.
Gli operanti hanno quindi deciso di effettuare un controllo sul soggetto che, spontaneamente, ha consegnato un pacchetto di sigarette contenente sostanza stupefacente del tipo hashish, che è stata debitamente sequestrata. Nei confronti del 19enne è stata effettuata una segnalazione amministrativa sulla normativa sugli stupefacenti alla locale Prefettura, in attesa che vengano valutate le conseguenze previste dalla legge per questo tipo di violazioni.
A Frosinone, invece, la Polizia di Stato è riuscita a sventare una truffa ai danni di un esercizio commerciale dedito alla compravendita di oggetti preziosi, un’operazione che ha evidenziato l’utilizzo di tecniche sempre più sofisticate da parte dei malviventi. Nel primo pomeriggio di ieri, gli agenti sono stati impegnati a seguito di una segnalazione di una truffa in atto nei confronti di un compro oro della città.
Il commesso dell’esercizio commerciale aveva ricevuto una chiamata da un numero di telefono riconducibile, verosimilmente, a un numero appartenente a un comando stazione dell’Arma dei Carabinieri, ottenuto grazie alla tecnica chiamata spoofing, che permette ai truffatori di mascherare la propria identità telefonica facendo apparire numeri di enti ufficiali. Al commesso veniva chiesto di inserire in un sacco tutti i gioielli presenti all’interno del negozio, con la promessa che successivamente sarebbero passati dei Carabinieri a catalogarli per presunte verifiche amministrative.
La richiesta è apparsa subito sospetta al commesso che, con prontezza e lucidità, ha percepito l’inganno dietro quella telefonata troppo anomala per essere autentica. L’uomo ha immediatamente contattato il numero unico per le emergenze 112 segnalando l’accaduto e permettendo così l’intervento tempestivo delle forze dell’ordine. Un equipaggio della Squadra Volanti della Questura di Frosinone è intervenuto sul posto ed è riuscito a sventare la predetta truffa, evitando che il commerciante subisse un grave danno economico.
Sono attualmente in corso le indagini da parte degli agenti della Questura di Frosinone per risalire agli autori della tentata truffa, che potrebbero far parte di un sodalizio criminale specializzato in questo tipo di raggiri. Gli investigatori stanno analizzando i tabulati telefonici e verificando eventuali collegamenti con altri episodi simili registrati nel territorio.
A Sora, infine, nella giornata di ieri la Polizia di Stato del Commissariato di Pubblica Sicurezza ha rintracciato e tratto in arresto una donna di 40 anni domiciliata in città. La donna, già condannata a quattro mesi di reclusione per essere stata riconosciuta autrice di reati contro il patrimonio commessi nel 2020, è stata raggiunta da un ordine di esecuzione per espiazione di pena detentiva in regime di detenzione domiciliare.
Accompagnata presso il proprio domicilio dagli agenti del Commissariato di Sora, la 40enne dovrà scontare una pena detentiva pari a quattro mesi e pagare una pena pecuniaria pari a 1500 euro. L’arresto rappresenta l’epilogo di un procedimento giudiziario che ha visto la donna coinvolta in episodi criminosi risalenti a diversi anni fa, per i quali ora dovrà rispondere definitivamente alla giustizia.
Le tre operazioni condotte ieri dalla Polizia di Stato nella provincia di Frosinone testimoniano l’impegno costante delle forze dell’ordine nel contrasto alla criminalità in tutte le sue forme, dalla microcriminalità legata allo spaccio di stupefacenti alle truffe sempre più sofisticate, fino all’esecuzione degli ordini dell’autorità giudiziaria. Un presidio del territorio che rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la sicurezza dei cittadini ciociari.




