Un colpo studiato nei minimi dettagli quello messo a segno nella notte tra il 25 e il 26 novembre a Frosinone, dove tre malviventi hanno preso di mira un negozio di elettronica situato lungo la strada per Fiuggi. L’episodio si è verificato intorno alle 00.30, quando i banditi, con il volto travisato, hanno fatto irruzione nell’esercizio commerciale dopo aver praticato un foro nella parete retrostante dell’edificio.
L’allarme è scattato immediatamente grazie ai sistemi di sicurezza collegati all’Istituto di Vigilanza Mondialpol, che ha prontamente allertato i militari della Sezione Radiomobile dei Carabinieri di Frosinone. La pattuglia è giunta sul posto in pochi minuti, ma i tre malfattori erano già riusciti a dileguarsi nel buio della notte, portando con sé il bottino: circa dieci telefoni cellulari di ultima generazione.
Scattate le procedure di emergenza, l’area è stata immediatamente battuta dalle forze dell’ordine. Alle ricerche hanno partecipato non solo i Carabinieri della Radiomobile, ma anche le pattuglie delle Stazioni di Ferentino e Alatri, affiancate da equipaggi della Polizia di Stato. Un dispiegamento di forze considerevole che ha perlustrato le vie di fuga più probabili, ma che purtroppo ha dato esito negativo: dei tre fuggitivi, al momento, nessuna traccia.
Ora le indagini sono affidate alla Sezione Operativa e alla Stazione Carabinieri di Frosinone, che stanno lavorando senza sosta per ricostruire la dinamica del furto con scasso e identificare i responsabili. Gli investigatori stanno procedendo all’esame delle registrazioni degli impianti di videosorveglianza pubblici e privati presenti nella zona, nella speranza di individuare dettagli utili: dalle immagini dei malviventi durante l’avvicinamento al negozio, fino ai mezzi utilizzati per la fuga.
Il modus operandi utilizzato dai banditi lascia pensare a professionisti del crimine: praticare un foro nella parete retrostante richiede tempo, precisione e soprattutto la conoscenza della struttura dell’edificio. Un’azione che suggerisce un sopralluogo preventivo e una pianificazione accurata. Non è escluso che i tre possano aver agito dopo aver studiato i movimenti nella zona e gli orari di passaggio delle pattuglie.
Il bottino, seppur non quantificato con esattezza in termini economici, è comunque significativo considerando il valore commerciale degli smartphone di ultima generazione presenti all’interno del punto vendita. I telefoni cellulari rubati potrebbero essere già stati immessi nei circuiti illegali di rivendita, un fenomeno purtroppo sempre più diffuso che alimenta il mercato nero dell’elettronica.




