Morolo ha detto no al bullismo e al cyberbullismo con un evento che ha coinvolto cittadini, studenti, famiglie e insegnanti, dimostrando quanto il tema sia sentito a livello locale. La sala, gremita di partecipanti, ha accolto momenti emozionanti che hanno alternato testimonianze personali, interventi istituzionali e momenti artistici, stimolando la riflessione e il dialogo.

L’incontro è stato ideato da Don Onofrio Cannato e Ivano Compagnone, insieme agli organizzatori Gessica Marchesini e Davide Fiaschetti, che hanno curato ogni dettaglio della giornata. Grazie alla loro collaborazione, è stato possibile creare un percorso articolato, pensato per favorire la partecipazione attiva del pubblico e approfondire i temi della prevenzione.
Ospite d’onore è stata la Dott.ssa Teresa Manes, madre di Andrea Spezzacatena, vittima di bullismo nel 2012 e fonte d’ispirazione del film “Il ragazzo dai pantaloni rosa”. La sua testimonianza ha toccato profondamente i presenti, trasformando un’esperienza dolorosa in uno strumento di consapevolezza e prevenzione. Domande e riflessioni hanno animato il dibattito, rendendo il pubblico parte integrante dell’incontro.

La manifestazione si è aperta con l’esibizione della scuola di ballo di Elisabetta Pistolesi, che ha presentato “Canta Ancora – Dedicata ad Andrea, il ragazzo dai pantaloni rosa”. Uno spettacolo intenso e coinvolgente, che ha introdotto i partecipanti al tema dell’incontro e stimolato una riflessione immediata sul valore del rispetto e dell’inclusione.
Tra gli interventi istituzionali, si sono distinti la Dirigente Scolastica dell’I.C. di Supino, Prof.ssa Eleonora M., e la Presidente del Consiglio di Istituto, Avv. Marta Pietropaoli, che hanno sottolineato l’importanza di educare i giovani al rispetto reciproco e alla responsabilità. L’evento rientra in un progetto più ampio dell’I.C. di Supino, che nei mesi precedenti aveva portato gli studenti alla visione del film dedicato ad Andrea Spezzacatena, preparandoli a confrontarsi in modo consapevole con le tematiche del bullismo.
La giornata si è conclusa con il coinvolgimento diretto degli studenti delle scuole medie, che hanno espresso il loro personale impegno contro ogni forma di bullismo. Tra esibizioni al violino e cartelloni realizzati a mano, i ragazzi hanno regalato un momento autentico e commovente, ribadendo come la lotta contro il bullismo inizi dalle nuove generazioni. L’appello finale è stato chiaro: educare al rispetto, alla gentilezza e al coraggio di chiedere aiuto. Una comunità che ascolta e accompagna i giovani è una comunità che protegge.




