Un omaggio all’arte di Giovanni Natalia
La personale che celebra il maestro della geometria e del colore
A Palazzo Bacchetti di Anagni, fino al prossimo 14 dicembre, sarà possibile immergersi nell’universo artistico di Giovanni Natalia, compianto pittore e scultore anagnino che ha trascorso gli ultimi anni della sua vita ad Acuto. La mostra antologica “Il segno, la forma, il colore” rappresenta un’occasione unica per ripercorrere l’evoluzione creativa di un artista che ha saputo trasformare linee, forme geometriche e contrasti cromatici in un linguaggio visivo universale.

Giovanni Natalia, nato ad Anagni nel 1949 e scomparso nel 2022, ha dedicato la sua esistenza alla ricerca artistica, studiando al Liceo Artistico di Piscione e completando la sua formazione presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. La sua carriera lo ha portato a esporre in Italia, Spagna e Francia, con soggiorni prolungati all’estero che hanno arricchito il suo bagaglio espressivo. Negli ultimi anni, l’artista ha scelto la tranquillità di Acuto come dimora e laboratorio creativo.
Un percorso artistico in continua evoluzione
Dalle prime ricerche giovanili alla maturità espressiva
L’esposizione di Palazzo Bacchetti offre uno spaccato significativo delle diverse fasi creative di Natalia. Il percorso inizia con le opere giovanili realizzate durante gli anni del Liceo Artistico e dell’Accademia, quando l’artista esplorava il mondo esterno attraverso soggetti che corrispondevano al suo mondo interiore, talvolta misterioso, magmatico, visionario. In questa fase emergono già i germi di quella ricerca formale che caratterizzerà tutta la sua produzione: l’uso di tecniche e strumenti diversi per cogliere somiglianze insolite tra forme diverse.
Con il passare degli anni, il lavoro di Giovanni Natalia si è progressivamente orientato verso un’astrazione geometrica sempre più raffinata. Le figure geometriche – il cerchio, il quadrato, il rettangolo – diventano protagoniste assolute, simboli di razionalità e logica che si intrecciano in composizioni dove linee verticali e orizzontali sostituiscono le linee curve. I contrasti di colore assumono un ruolo centrale, con tristi e allegri materiali, inerti e poveri che vengono definiti e ridefiniti con passione dall’artista.
Il linguaggio universale della geometria
Quando le forme parlano oltre le parole
Uno degli aspetti più affascinanti dell’opera di Natalia è la capacità di comunicare senza parole. Come sottolineato dalla sorella di Giovanni, la prof.ssa Anna Natalia, “l’artista non si preoccupava di fornire interpretazioni definitive dei suoi lavori, preferendo lasciare allo spettatore la libertà di leggere significati personali nelle sue composizioni”. Le opere esposte a Palazzo Bacchetti testimoniano questa filosofia: quadri e figure astratte che ciascuno può interpretare secondo la propria sensibilità, scoprendo messaggi nascosti che l’artista stesso riceveva dai suoi disegni.

La mostra mette in evidenza come fotografia, pittura, scultura e persino la cucina fossero per Natalia strumenti complementari per esprimere ciò che non può essere definito a parole. Ogni opera diventa così un messaggio con un proprio vocabolario, a volte incomprensibile ai più, ma sempre autentico e personale.
Un tributo alla memoria
Le opere che raccontano una vita dedicata all’arte
Tra i lavori esposti figura anche una suggestiva testa di donna in legno su base di legno, testimonianza della versatilità di Giovanni Natalia anche nel campo della scultura. L’opera, datata 1972-1974, rappresenta uno dei momenti chiave della sua produzione, quando l’artista sperimentava con materiali e tecniche differenti.
La mostra “Il segno, la forma, il colore” non si limita a celebrare il talento di un artista locale, ma invita il pubblico a riflettere sul valore dell’arte come linguaggio universale, capace di attraversare confini geografici e temporali. Giovanni Natalia ha lasciato un’eredità preziosa: quella di un uomo che ha saputo trasformare la quotidianità in bellezza, utilizzando forme essenziali per comunicare emozioni profonde.
L’appuntamento a Palazzo Bacchetti di Anagni è aperto a tutti coloro che desiderano conoscere o riscoprire l’opera di questo maestro anagnino, la cui ricerca artistica continua a parlare al cuore e alla mente degli spettatori.



