di Giorgio Stirpe
È un rullo compressore il Frosinone, una macchina (quasi) perfetta, che
cresce e si perfeziona di giornata in giornata. Volando sulle ali
dell’entusiasmo che solo le vittorie sanno offrire, ha raggiunto e
agganciato la vetta della classifica, divisa con il Monza.
Netta e schiacciante è stata la vittoria contro la Juve Stabia, in una gara
che ha avuto davvero poca storia.
Sono i numeri a certificarlo: 18 tiri totali, 8 dei quali in porta, contro
i 10 dei campani che, al contrario, non hanno mai centrato lo specchio.
Alvini è stato costretto a cambiare qualcosa in difesa a causa della
squalifica di Monterisi. Al suo posto, dal primo minuto Cittadini,
affiancato da Calvani. A. Oyono e Bracaglia terzini hanno completato il
quartetto davanti a Palmisani.
A centrocampo il tecnico ha riproposto l’intoccabile e imprescindibile
duetto composto da Calò e Koutsoupias, ponendo, al loro fianco, Cichella.
Attacco “tipo” con Raimondo perno centrale sistenuto dalle due frecce
Kvernadze e Ghedjemis.
La Juve Stabia, reduce da due pareggi consecutivi, si è presentata allo
Stirpe consapevole delle difficoltà accusate fino a questo momento fuori
casa, per questo mister Abate ha iniziato la gara facendo mantenere ai suoi
un atteggiamento guardingo, ben sapendo che lasciare spazio alle giocate
degli esplosivi esterni del Frosinone e alle incursioni di Koutsoupias,
sarebbe stato letale.
I canarini hanno preso, con la forza e la prepotenza dimostrata in quasi
tutte le partite di questa stagione, il possesso palla, cercando di portare
tanti uomini nella metà campo avversaria.
Vista la compattezza delle vespe, i ciociari si sono dovuti accontentare di
calciare dal limite ma hanno anche colpito un palo con Calvani nel cuore
della prima frazione.
Per sbloccare l’equilibrio, in una situazione simile, occorre usualmente il
colpo del campione, quello che Kvernadze ha tirato fuori dal cilindro al
46′ e che ha portato meritatamente avanti i padroni di casa. Una rete cha
ha permesso al georgiano di sbloccarsi, in un campionato che, fin qui, lo
aveva visto grande protagonista come rifinitore ma ancora non come
realizzatore.
L’esplosiva ala proveniente dal paese che divide l’Europa dall’Asia, non si
è voluto fermare e al 65′ ha realizzato anche la rete del 3-0, quella che
di fatto ha chiuso la partita.
In mezzo il gol di Calvani al 61′ che ha rappresentato un fattore decisivo
per abbattere definitivamente il morale degli avversari.
I giallazzurri hanno preso a marciare a ritmo elevatissimo e la terza
vittoria consecutiva ha permesso loro di agganciare in vetta il Monza.
Dietro faticano un pò tutti a tenere il passo della banda Alvini. Il
cammino è ancora lunghissimo ma intanto il Frosinone è lì e si gode il
momento felice, quello che mancava da tanto tempo.
LE PAROLE DEL TECNICO MASSIMILIANO ALVINI
Non sono euforico, sono equilibrato, non c’è da dare pressioni alla
squadra, dobbiamo continuare a lavorare con tranquillità e crescere ancora.
Restiamo lucidi e guardiamo avanti. La Juve Stabia esprime un buon calcio,
ha un bel palleggio, sapevamo che non era facile. Merito alla squadra per
aver vinto la partita per come i ragazzi hanno saputo interpretarla. Oggi
era l’undici più giovane schierati dall’inizio, sono stati bravi a leggere
i vari momenti della partita. Continuamo a lavorare tenendo i piedi per
terra.




