Le piccole scuole come presidio fondamentale contro lo spopolamento dei borghi e come laboratorio di innovazione educativa. Sarà questo il tema centrale del convegno “Scuola e territorio: una rete per il futuro dei piccoli Comuni“, in programma giovedì 12 dicembre alle ore 17:00 presso l’IC Segni, in piazza Risorgimento 27.
L’incontro rappresenta un’occasione preziosa di confronto tra amministratori locali, esperti di educazione e istituzioni regionali sulle strategie da adottare per garantire un futuro alle comunità dei piccoli Comuni delle province di Roma e Frosinone. Al tavolo siederanno rappresentanti della Regione Lazio, dell’UNCEM (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani) e i dirigenti scolastici degli istituti che operano in questi territori spesso dimenticati dalle grandi politiche nazionali.
Il cuore del dibattito riguarderà il modello delle pluriclassi, quelle realtà scolastiche dove studenti di età diverse condividono la stessa aula e lo stesso percorso formativo. Lungi dall’essere considerate una soluzione di ripiego, queste esperienze stanno dimostrando di rappresentare una vera e propria risorsa educativa, capace di sviluppare competenze sociali, collaborative e di tutoraggio tra pari che difficilmente emergono nelle classi tradizionali.
A portare dati e testimonianze concrete saranno i referenti dell’INDIRE (Istituto Nazionale Documentazione Innovazione e Ricerca Educativa), l’ente del Ministero dell’Istruzione che da anni studia e sostiene il movimento delle piccole scuole italiane. Gli esperti illustreranno i risultati delle ricerche condotte sul campo, dimostrando come queste realtà possano garantire standard qualitativi elevati e percorsi formativi personalizzati, spesso superiori a quelli delle grandi scuole urbane.
La questione assume particolare rilevanza in un momento storico in cui i territori montani e le aree interne del Lazio stanno affrontando una crisi demografica senza precedenti. La chiusura di una scuola in questi contesti non significa solo la perdita di un servizio, ma spesso il definitivo abbandono del territorio da parte delle famiglie giovani, innescando una spirale di declino difficile da invertire.
Il convegno di Segni vuole quindi essere un momento di riflessione ma anche di proposta, per costruire una rete territoriale che metta al centro la scuola come elemento aggregante e come motore di sviluppo locale. L’obiettivo è individuare strategie condivise che permettano di mantenere vivo il tessuto sociale dei piccoli centri, valorizzando al contempo le peculiarità pedagogiche che questi contesti possono offrire.
L’iniziativa si inserisce in un più ampio dibattito nazionale sulla necessità di ripensare i parametri di dimensionamento scolastico, troppo spesso basati esclusivamente su logiche economiche che non tengono conto del valore sociale ed educativo delle scuole di prossimità.
L’appuntamento del 12 dicembre rappresenta dunque un’occasione importante per tutti coloro che credono che il futuro delle aree interne passi anche attraverso la difesa e la valorizzazione delle loro scuole, baluardi di cultura e comunità in territori che meritano di essere vissuti e non solo attraversati.




