Un ritrovamento sorprendente quello di ieri a di Frosinone da parte della Polizia di Stato intervenuta in un ufficio adibito a servizio postale, attualmente oggetto di uno sfratto giudiziario, dove è stata segnalata la presenza di una grande quantità di corrispondenza mai lavorata. L’episodio, che apre interrogativi sulla gestione della posta privata nel territorio, ha immediatamente attirato l’attenzione degli inquirenti.
Intorno alle 10.00, un equipaggio della Squadra Volanti della Questura di Frosinone ha raggiunto i locali indicati per effettuare le verifiche. Una volta all’interno, gli agenti si sono trovati davanti a numerosi pacchi contenenti plichi indirizzati ai cittadini ma rimasti incomprensibilmente fermi, senza che nessuno si fosse preoccupato di recapitarli o di segnalarne la giacenza. La corrispondenza, riferibile a un ente pubblico, era stata affidata a un’agenzia di posta privata, che tuttavia non avrebbe mai provveduto alla spedizione.
La scena rinvenuta dagli operatori della Polizia di Stato ha restituito l’immagine di una gestione approssimativa e potenzialmente dannosa per l’utenza, con migliaia di lettere rimaste inevase e abbandonate in un luogo ormai prossimo alla chiusura forzata. Un quadro che lascia spazio a molte domande, non solo sulle responsabilità dirette, ma anche sui controlli e sulle procedure adottate da chi gestiva il servizio.
Gli investigatori hanno immediatamente avviato accertamenti a tutto campo per ricostruire la dinamica dei fatti, verificare eventuali omissioni e individuare con precisione il responsabile della mancata consegna della corrispondenza. Le indagini, ora in corso, puntano a chiarire ogni aspetto della vicenda e a stabilire se possano emergere ulteriori profili di rilevanza penale o amministrativa.




